Viaggio a Sevnica, dove è cresciuta la prossima first lady americana. E dove un fotografo, Stane Jerko, l’ha immortalata per la prima volta quando aveva solo 16 anni: «I suoi occhi avevano qualcosa di speciale»
Dall’alto della collina dove ha sede il castello medievale, Sevnica sembra una cittadina slovena come le altre: quattro chiese, una zona industriale piuttosto attiva, il fiume Sava che la attraversa e taglia in due e un piccolo centro cittadino con bar e ristoranti. Alcuni di questi locali e negozi hanno rinominato alcuni dei loro prodotti “Melanija”: come un insalata, un tipo di miele, un modello di scarpe e una linea di biancheria intima.
Dove è cresciuta Melania Trump
Nessuno tra i paesani di Sevnica, località ad una ottantina di chilometri dalla capitale slovena Ljubljana, avrebbe mai potuto immaginarsi che una loro concittadina, un giorno, sarebbe diventata la first lady degli Stati Uniti. E invece Melania Trump, figlia di un iscritto al partito comunista, e qui conosciuta con il nome originale di Melanija Knavs, sostituirà da Venerdì Michelle Obama alla casa bianca. L’ultima moglie di un presidente americano ad esser nata fuori dal territorio americano fu Louisa Adams, nel lontano 1825, la moglie del presidente John Adams. In paese la storia di Melania la conoscono tutti. Suo padre Viktor lavorava nel settore automobilistico, sua madre Amalija lavorava nell’industria tessile Jutranjika, che nel frattempo ha dovuto chiudere i battenti. I due genitori hanno tuttora una bella casa nel quartiere residenziale di Sevnica, che frequentano di tanto in tanto, per rilassarsi, probabilmente, dal caos di New York city. «Siamo molto felici e orgogliosi del successo di Melania» racconta al Corriere il sindaco di Sevnica Srecko Ocvirk, mentre è indaffarato ad organizzare una tre giorni di eventi, che cominceranno proprio Venerdì, giorno del giuramento del nuovo presidente americano. «Ci auguriamo che la città e le sue imprese traggano beneficio dal successo di Melanija, compreso il turismo» racconta. «Abbiamo il fiume, il castello, bellissimi scenari per le escursioni. Speriamo che un numero crescente di visitatori scelga di venire trovarci e di fermarsi per qualche giorno a Sevnica».
«Aveva gli ingredienti per essere una grande modella»
Nel frattempo sono stati più che altro i giornalisti internazionali a curiosare tra le strade della cittadina della Slavonia orientale. L’unico albergo del borgo sloveno è ancora chiuso per lavori di rinnovamento. Riaprirà a primavera, quando si spera abbia inizio anche la stagione turistica. «Se non l’avessi incontrata quando aveva sedici anni, probabilmente, tutto questo non sarebbe mai successo» racconta Stane Jerko, fotografo che per la prima volta ha immortalato la futura first lady degli Stati Uniti. «Uscendo da un evento di moda a Ljubljana ho visto una ragazza alta e magra, con le gambe lunghe e dei bellissimi capelli. Ho pensato che aveva gli ingredienti giusti per essere una grande modella». Sfogliando una pila di foto in bianco e nero, in cui Melanija è ritratta in modo casual, con gli abiti che si era portata da casa, Stane ritorna con la mente a quell’episodio. «Avrei voluto fotografarla l’indomani, ma disse che era impegnata con la scuola e aveva poco tempo a disposizione. Una bellezza del genere non l’avevo mai vista neppure ai casting. Qualche giorno dopo sono riuscito a farle qualche scatto» afferma felice. «I suoi occhi avevano qualcosa di speciale. Ho pensato che i suoi zigomi pronunciati erano perfetti per le mie immagini». Da allora Stane e Melania si rividero di rado a qualche evento di moda nella capitale slovena, poi lei andò a cercare fortuna prima a Milano e poi negli Stati Uniti. «Per fare successo nel campo della moda a Milano o a New York devi essere una bellezza unica. La competizione è feroce» racconta Stane, «ma lei aveva il talento e la naturalezza necessaria. Sono orgoglioso di averla fotografata per primo». I servizi fotografici di Melania seminuda uscirono in seguito sulle copertine di alcune importanti riviste di moda.
«Se non l’avessi notata, non avrebbe mai incontrato Trump»
Nel 1998 ad una festa al Kit Kat Club di Manhattan, Donald Trump mette gli occhi su di lei. In diverse interviste Melania Trump ha raccontato di essere cosciente della fama di playboy del magnate americano. Decise così di non lasciargli il suo numero di telefono, anche perché il Donald era arrivato a quella festa con un’altra accompagnatrice. Gli avrebbe così chiesto il suo, per telefonargli poco tempo dopo e cominciare ad uscire insieme. I due si sposano nel 2005 e il loro figlio Barron nasce un anno dopo. Barron Trump è il quinto figlio di Donald Trump. Gli altri quattro sono nati dai suoi due matrimoni precedenti, tre dalla relazione con la modella e atleta della Repubblica Ceca Ivana Zelnickova, e una figlia dal matrimonio con Marla Maples, attrice e presentatrice televisiva. Per la prima volta Venerdì, un presidente americano entrerà alla casa bianca con la sua terza moglie. «Da quando è partita, Melania non è quasi mai tornata in Slovenia» racconta Stane Jerko, «forse nel frattempo è diventata troppo americana, mettendo al secondo posto il suo paese» continua ironico. Donald Trump è stato in Slovenia soltanto nel 2002, arrivando con il suo jet privato per cenare con i genitori di lei al lussuoso hotel Bled lake, per poi ripartire qualche ora dopo verso gli States, dopo una tazza di caffè. «Mi auguro che presto Donald Trump e Melania vengano in Slovenia e in quel caso, forse proverò a scattar loro qualche altra foto….» racconta il fotografo sorridente, mentre inserisce un paio di stampe ingiallite in una busta. «Queste le manderò alla casa bianca insieme ad una lettera di congratulazioni. Così Melanija si ricorderà che sono state queste immagini a dare il via alla sua carriera. Probabilmente, se non l’avessi notata quel giorno, non avrebbe neanche mai incontrato Donald Trump!»
Nicola Zolin, Il Corriere della Sera