di Cesare Lanza
Scommettiamo che nel 2017, in queste scommesse quotidiane, vi darò spesso notizie di italiani talentuosi che avranno conquistato successo e riconoscimenti nel mondo? Non è una riflessione intrisa nel mieloso clima natalizio. Oggi, ad esempio, vi segnalo una manifestazione che si è tenuta a Roma qualche giorno fa, e un personaggio che ne è stato protagonista. La manifestazione è il settantasettesimo congresso della Società italiana di cardiologia, il personaggio è un nostro insigne chirurgo, il professor Franco Romeo, docente all’Università di Tor Vergata. Romeo, insieme a Jawahar L. Metha dell’Università dell’Arkansas per le Scienze mediche, ha presentato gli ultimi studi su un importantissimo vaccino. Contro l’aterosclerosi, una malattia vascolare cronica e progressiva: una forma di arteriosclerosi, caratterizzata da infiammazione cronica dell’intima (lo strato più interno delle arterie, in diretto contatto con il sangue). Il vaccino sarà pronto per la sperimentazione entro un paio di anni: proteggerà il sistema circolatorio dall’accumulo delle placche aterosclerotiche, ovvero depositi di grasso sulla parete dei vasi sanguigni con rischi pesanti di ictus e infarto. Si tratta di ricerche, con l’annuncio di un prezioso farmaco, fondamentali per il progresso della medicina. Sento ogni volta un impulsivo orgoglio di appartenenza per il valore di italiani, tanti, simili a Franco Romeo. Insieme con la stupefazione che riescano a brillare in un Paese, come il nostro, pessimamente governato.
La Verità, Cesare Lanza