Poste Italiane e’ pronta a chiudere la sua seconda importante acquisizione, dopo Anima Sgr, per dare attuazione al piano industriale delineato dall’amministratore delegato Francesco Caio. Secondo quanto scrive MF, l’investimento sara’ di circa 300 milioni di euro e servira’ per rilevare poco meno del 15% di Sia, leader europeo nella progettazione delle infrastrutture nelle aree dei pagamenti e della monetica, partecipato per il 49,48% da Cassa Depositi e Prestiti (tramite Cdp Equity) ma nel capitale ci sono anche F2i (17%), Orizzonte sgr (8,64%) e banche come Intesa Sanpaolo e Unicredit (entrambe con il 3,79%) o Mediolanum (2,85%) Deutsche bank (2,58%) e Banco Popolare (2,52%). Poste Italiane rilevera’ in particolare il 30% di Fsia Investimenti srl, che e’ la societa’ tramite la quale Cdp Equity controlla il 49,48% di Sia, arrivando cosi’ a detenere indirettamente il 14,8% della societa’. Dal punto di vista di Poste la ratio dell’operazione sembra essere esattamente la stessa che, un anno e mezzo fa, porto’ il gruppo a rilevare il 10,3% di Anima Sgr, per 210 milioni, subentrando nel patto parasociale con Bpm che ne controlla il 14,67% e stipulando poi un accordo commerciale con la societa’ di gestione per distribuire negli uffici postali prodotti creati dalla societa’ e crescere nel settore del risparmio. Anche nel caso di Sia, l’intenzione e’ creare sinergie con la piattaforma dei pagamenti di Poste Italiane che gia’ oggi e’ leader nel settore con oltre 15 milioni di carte prepagate PostePay e 33 milioni di clienti Bancoposta. Mentre per Cassa Depositi e Prestiti l’operazione punta a valorizzare entrambe le societa’ partecipate. Da una parte Sia, di cui Cdp restera’ indirettamente azionista con il 34,63%. Dall’altra Poste Italiane, che per conto di Cassa distribuisce libretti e buoni postali e che entro dicembre, con la chiusura del trasferimento in corso dal ministero dell’Economia, sara’ partecipata da Cdp al 30%. L’operazione con Sia va nella direzione indicata da Poste al mercato di potenziare i tre pilastri su cui punta il gruppo: le assicurazioni e il risparmio gestito da una parte, la piattaforma digitale dei pagamenti dall’altra, oltre alla logistica. Una manovra da realizzare anche tramite acquisizione, aveva annunciato Caio presentando il piano. I fatti hanno presto seguito gli annunci e la stagione delle operazioni straordinarie non e’ ancora chiusa per Poste. Il gruppo e’ intenzionato a presentare un’offerta non vincolante per l’acquisizione di Pioneer sgr, la societa’ di gestione messa in vendita da Unicredit che potrebbe valere tra 2,5 e 3 miliardi. La consegna delle lettere e’ fissata per lunedi’ 19 e Poste sembra pronta a presentarsi come capofila di una cordata costituita dai suoi attuali partner, Cdp e Anima appunto. E c’e’ chi inizia a immaginare che, se chiusa, l’operazione potrebbe portare ad una integrazione tra Anima , Pioneer e BancoPosta Fondi Sgr.