Parte oggi la tre giorni di dibattiti a Cernobbio sul lago di Como: la concomitanza con il G20 in Cina inverte l’agenda dei lavori. Il ministro dell’Economia sereno dopo i dati sul Pil, ma poi dice: “La crisi globale è profonda con ragioni più complesse di quelle che pensiamo”. Attesi sette ministri e i due vicepresidenti della Commissione europea
Il G20 in Cina inverte l’ordine dei lavori del Forum Ambrosetti al via oggi a Cernobbio. La prima giornata del workshop, solitamente dedicata ai temi internazionali, vede infatti la presenza sia del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, sia del premier, Matteo Renzi: subito dopo partiranno entrambi per Hangzhou dove parteciperrano al meeting con i grandi della terra, domenica e lunedì. Ed è dunque l’economia a tenere banco: “Il Pil è in crescita – ha detto Padoan -, ma il problema dell’economia globale sembra ancora lontano dall’essere risolto. Le cause della bassa crescita sono più profonde e più complesse di quello che possiamo pensare: c’è una crisi profonda, ma non una stagnazione secolare”. Il ministro ha quindi parlato del taglio dell’Ires: “Abbattere le tasse sul lavoro sostiene e amplifica i benefici di una riforma del mercato del lavoro”.
La tre giorni di dibattiti a porte chiuse sul lago di Como servirà per fare il punto sugli scenari geopolitici e sulla situazione economica mondiale, europea e italiana. Si parlerà dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, dell’Islam, dei problemi dell’immigrazione e di riforme costituzionali. Dal punto di vista politico sarà interessante il dibattito a distanza tra Renzi e gli ex premier Enrico Letta e Mario Monti attesi a Cernobbio sabato. Domenica ci sarà la segretaria della Cgil, Susanna Camusso con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti e il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.
Tra gli esponenti dell’opposizione attesi il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, insieme al governatore della Lombardia, Roberto Maroni. Per Forza Italia, invece, ci sarà il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta. Attesi anche i due vicepresidenti della Commissione Ue, Frans Timmermans e Valdis Dombrovskis, e il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem.
La Repubblica