Nell’attimo in cui è esplosa la gomma di Seb Vettel è scoppiata anche la rabbia di Sergio Marchionne. Al traguardo dell’ultimo giro, quelli del Cavallino hanno portato solo un’auto, quella di Raikkonen arrivato terzo alle spalle di Verstappen ed Hamilton, l’ennesima sberla per i tifosi, oltre che per Maurizio Arrivabene. Il Team manager sembra essere invecchiato di dieci anni in un solo Gp, porta la camicia aperta e ha una faccia tra il funereo e il furioso. A fine gara la frustrazione ha raggiunto vette altissime, tanto da mettersi a polemizzare con la giornalista di Sky e lasciarla impietrita con il microfono in mano.
La Mercedes ormai sembra andata, anche in Austria ha dimostrato che non ce n’era per nessuno. Hamilton non lo fermano neanche le cannonate, così in Ferrari l’ultimo a credere nel Mondiale resta il Team principal, molto meno il suo presidente che vede sempre più sfumare anche il secondo posto nella classifica Costruttori, con buona pace del titolo in Borsa. La voce più insistente, scrive il Tempo, è che a fine stagione Marchionne vada a dare il benservito ad Arrivabene per annunciare il suo successore. Nelle speranze del manager sarebbe Toto Wolff, oggi a capo dei rivali tedeschi che non ha ancora deciso se ne valga davvero la pena. Non vanno meglio le cose nell’area tecnica, dove James Allison non vede l’ora di scappare dalla pressione subita dal duo Marchionne-Arrivabene e sarebbe pronto a scappare in Renault.
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