di CESARE LANZA
Scommettiamo che non cesserà l’incredibile campagna mediatica contro Beppe Grillo e i grillini? M5S fa paura, annuncia che, una volta al potere, sconvolgerà equilibri, interessi consolidati, affari oscuri e torbide complicità. E così, piazzando in prima pagina attacchi ai pericolosi grillini, si coprono gravi e ben più scandalosi drammi, il fallimento politico di Renzi, le banche in dissesto, le aziende italiane (s)vendute a stranieri che fanno shopping nel Bel Paese. E quando si è acceso il caso, a Roma, della sindaca Raggi, la cantilena è diventata: «Vedete? I grillini sono incapaci!» Penso forse che la stragrande maggioranza dei giornalisti agisca scorrettamente? Assolutamente no. Legittima libertà di critica, paura dei cambiamenti e delle novità, snobismo salottiero… Ma, soprattutto, gli editori «puri» (quelli senza altri interessi al di fuori dell’editoria) non esistono quasi più. In tv la Rai è stata occupata dal governo Renzi e Mediaset condizionata, per ammissione dello stesso Silvio Berlusconi: la linea politica arriva dall’alto. Ebbene, io non sono ciecamente devoto a Grillo, ma voglio sperare che M5S resti onesto e, se arriverà al potere, faccia grandi pulizie. Direte: come si spiega però l’inerzia di Roma? Come se, prima, Roma per lustri e lustri fosse stata amministrata in modo virtuoso, senza veri scandali e gigantesche ruberie. Non dimentichiamo che la Raggi ha detto no, saggiamente, alle Olimpiadi. E, guarda caso, le critiche sono diventate a quel punto un bombardamento: qualcuno forse ci contava, per «giochi» non proprio olimpici?
Cesare Lanza, La Verità