Una marcia pacifica anti-austerity contro il governo Tsipras per ribadire che il ‘bonus di Natale è solo una mancia, troppo bassa’
Proteste. Atene. Cinquemila pensionati hanno marciato pacificamente nel centro della capitale contro anni di tagli alle loro pensioni. Non è bastato il bonus di Natale, il pagamento di una una tantum, approvata con 196 voti a favore e 61 astenuti, per compensare il taglio dell’ultima quattordicesima voluta dai creditori. La mozione è vista dai manifestanti come una “mancia, troppo bassa”, che non trova rimedio al taglio del 50 per cento delle pensioni. “Vogliamo che le nostre pensioni ritornino ai livelli di prima”, commentano i manifestanti, mentre qualcuno si asciuga il viso con finte banconote. Dal 2010 la Grecia ha imposto riduzioni di reddito, aumenti fiscali e riforme per garantire i prestiti di salvataggio e prevenire il fallimento e l’uscita del paese dall’euro. Tra l’altro, i provvedimenti annunciati da Alexīs Tsipras hanno sollevato forti polemiche a Bruxelles e lo stop dell’Eurogruppo alle misure a favore di Atene concordate pochi giorni fa per alleggerire il debito greco. Tra le proposte c’è un aumento di 300 euro alle pensioni minime e una serie di sgravi fiscali per le isole del’Egeo particolarmente esposte all’arrivo di migranti.