Già bloccata la distribuzione. L’azienda sudcoreana fa sapere che il problema si verifica quando il telefono è sotto sforzo durante l’upload di file multimediali nel cloud. Ora il via alla maxi sostituzione
DOPO aver bloccato la distribuzione, Samsung Electronics richiamerà a livello mondiale, a partire dal 19 settembre e a cominciare dalla Corea del Sud, del suo phablet Galaxy Note 7 a causa di un difetto che potrebbe portare la batteria a incendiarsi o esplodere, come accaduto negli ultimi giorni. E’ il primo massiccio richiamo di smartphone nel mondo. “Poiché la sicurezza dei clienti è una priorità assoluta, abbiamo interrotto le vendite del Galaxy Note7”, si legge in una nota ufficiale dell’azienda sudcoreana. “Siamo consapevoli che questo possa causare degli inconvenienti sul mercato, ma quest’azione è necessaria affinché possiamo continuare a garantire la distribuzione di prodotti di altissima qualità. Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri partner per assicurare che la sostituzione del prodotto avvenga senza ulteriori inconvenienti e in modo efficiente”. L’azienda aveva aperto un’indagine per verificare l’esistenza del problema, i cui risultati sono stati diffusi oggi: secondo le stime di Samsung, la batteria sarebbe infiammabile in 24 dispositivi su ogni milione. Di qui il via al maxi richiamo.
Galaxy Note 7 è stato immesso sul mercato lo scorso 19 agosto in dieci Paesi del mondo e da allora è stato venduto in 2,5 milioni di pezzi. Al momento la distribuzione è stata interrotta e rinviati i lanci ufficiali previsti in alcuni paesi europei per questo mese, in attesa della risoluzione del problema, che si verifica – si apprende dall’azienda coreana – quando il telefono è sotto sforzo durante l’upload di file multimediali nel cloud.
Il gigante sudcoreano ha annunciato inoltre che offrirà nuovi dispositivi per coloro che già possiedono il modello lanciato il 19 agosto scorso. Il presidente della sezione mobile di Samsung, Koh Dong-jin, si è detto “profondamente dispiaciuto” per l’incidente aggiungendo che i clienti che hanno già comprato il dispositivo potranno cambiarlo con un altro smartphone. L’azienda ha confermato che sono 35 i casi di esplosione. Il manager ha promesso che il problema sarà per tutti risolto “il più rapidamente possibile”. “Samsung porgerà scuse sincere a tutti i clienti che hanno riscontrato il problema poco dopo l’uscita del nostro prodotto”, ha aggiunto.
Il Galaxy Note 7 – costa all’incirca 800 euro e al momento non è in vendita in Italia. Il dispositivo dell’azienda coreana ha un display grande, da 5.7 pollici, e in abbinamento viene usato un pennino, la S Pen.
Repubblica