Il francese ha preso il posto di Mario Greco, ma la sua strategia dovrebbe continuare a concentrarsi sul business storico delle assicurazioni. Il consiglio salirà a 13 membri, Assogestioni presenta una lista con tre nomi. Caltagirone: “Possibile incremento quota ancora oltre il 3%”
Ha preso il via in mattinata l’assemblea degli azionisti di Generali presso la stazione marittima di Trieste. Sono presenti in proprio soci che detengono il 14,34% del capitale, presente poi un ulteriore 32,185% del capitale per delega, per un capitale rappresentato pari al 46,827%. Il presidente Gabriele Galateri di Genola, ha reso noto che sono presenti con una quota superiore al 2%: Mediobanca con il 13,212%, Leonardo Del Vecchio tramite Delfin con il 3,163%, Francesco Gaetano Catagirone con il 3,002%, BlackRock con il 2,824%, People Bank of China con il 2,005%. Quella odierna è la prima uscita ufficiale per Philippe Donnet nelle vesti di ceo di Generali. Dopo l’uscita quasi improvvisa a gennaio di Mario Greco, la compagnia del Leone ha provveduto a una sostituzione e a una rotazione interne degli incarichi, con l’affidamento dei ruoli di direttore generale e cfo ad Alberto Minali, mentre Gabriele Galateri resta confermato alla presidenza. Il rinnovato vertice si troverà davanti un’assise che non avrà occasione di “lamentarsi” per i risultati di bilancio, chiuso con un utile di oltre 2 miliardi, in crescita del 22%, con premi per 74 miliardi e un dividendo di 0,72 euro ad azione, anch’esso in crescita rispetto agli 0,60 dell’anno scorso. In termini percentuali, il reddito operativo è cresciuto del 6%, i dividendi del 20% e il cash flow del 30%. Ma sarà interessante vedere come il Leone si sta attrezzando in vista dell’attuazione della direttiva Solvency II e con i movimenti della Bce nell’ambito del Quantitative easing. Pare certo comunque che Donnet proseguirà la centralizzazione sul ‘core’ assicurativo del gruppo, avviata dalla gestione Greco. Un ulteriore interrogativo sarà sull’eventualità di un’uscita di Donnet dalla quida di Generali Italia. Al vaglio dell’assemblea anche l’aumento a 13 dei consiglieri di amministrazione, annunciato dal presidente Galateri come garanzia di “più spazio” alle minoranze e con una più solida componente femminile. E al “consenso allargato a investitori istituzionali” fa riferimento anche Mediobanca, assicurando forte rappresentanza alle minoranze in cda; una sorta di risposta ad Assogestioni, che presenta una lista di tre nomi. Sotto i riflettori anche i recenti movimenti nel capitale, con Francesco Gaetano Caltagirone, vicepresidente delle assicurazioni, che non esclude un ulteriore incremento della partecipazione recentemente portata oltre il 3%. “Non è escluso. L’incremento ulteriore della quota dipende da due cose: dai prezzi e dalle disponibilità”, ha dichiarato Caltagirone a Trieste, alla vigilia dell’assise. “Io credo nella compagnia, tanto è vero che ho fatto un investimento importante in questi giorni: abbiamo superato il 3%”, ha aggiunto.
Repubblica