Bilancio positivo: il numero dei visitatori è stato il più alto di sempre, il 70 per cento arriva dall’estero. Cinquantamila gli ingressi del solo weekend aperto anche al pubblico
Il Salone del Mobile del dopo Expo polverizza 55 anni di record e fa riemergere entusiasmi per un rilancio dell’economia al quale il settore strategico dell’arredamento fa da battistrada. Leggendo i numeri ufficiali della rassegna (dal 12 al 17 aprile alla Fiera di Milano) non ci sono dubbi: il made in Italy del design ha fatto vivere dentro i padiglioni della Fiera e per tutta la città un clima di fermento e di vivacità che ha ricordato le migliori settimane di Expo. Gli operatori professionali arrivati da tutto il mondo hanno superato la cifra di 370mila (per l’esattezza 372.151) e quello che più colpisce è che si è tratto di presenze straniere per circa il 70 per cento. E anche il pubblico al quale sono state riservate le ultime due giornate ha risposto alla grande con un numero di visitatori stimato intorno ai 40.000 (41.372). Numeri da ‘campioni del mondo’.
E questo si era immaginato fin dalla vigilia quando l’1 per cento di incremento dei consumi interni di arredamento, unito allo slancio dell’export nel 2015, facevano intravvedere una sorta di arcobaleno dopo il diluvio. Ma quello che più dei dati spiega il nuovo clima di fiducia degli operatori per una inversione di tendenza che possa coinvolgere l’intera economia del Paese si coglie nelle parole di quanti sono stati in Fiera in questi giorni: dal presidente del Consiglio Matteo Renzi (“un luogo di eccellenza straordinario, il design è il futuro del nostro paese”), al ministro degli esteri Paolo Gentiloni, ai tanti altri esponenti politici e del mondo industriale (Giorgio Squinzi e il suo successore al timone di Confindustria Vincenzo Boccia) e Silvio Berlusconi (“l’anno prossimo speriamo di essere qui a festeggiare una crescita economica robusta per tutto il Paese”).
“Finalmente ho visto luccicare di entusiasmo gli occhi degli espositori”, ha detto concetti Roberto Snaidero, padrone di casa e presidente di Federlegno. Insomma il Salone del Mobile – come aveva sottolineato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia – è stato negli anni uno dei più importanti protagonisti dell’internalizzazione di Milano e dell’Italia. Il design, almeno quanto la moda, può spingere l’economia italiana, portarla nel mondo farla diventare gusto e cultura globale. Questo Salone ha ripreso da dove l’Expo era arrivato.
Repubblica