A conclusione del convegno “Le fonti audiovisive nell’era della rete”, tenutosi ieri 14 aprile presso l’Aamod, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico riportiamo la bozza della carta contenente i principi relativi al riuso, con licenze CC, dei patrimoni audiovisivi d’archivio, messa a punto dall’Aamod.
- I patrimoni audiovisivi sono un bene dell’umanità e delle società che li hanno espressi, prodotti, fruiti, da preservare e rendere accessibili per il presente e per il futuro, come raccomandato ai governi dall’Unesco fin dal 1980.
- L’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico ritiene che il libero accesso per usi e riusi culturali, educativi, artistici, sociali e umanitari dei patrimoni audiovisivi, considerati beni collettivi, sia non solo giusto ma doveroso e improrogabile in una società democratica e solidale.
- L’Archivio audiovisivo ritiene altresì che il trattamento e la conservazione dei patrimoni di immagini, beni culturali collettivi, debba svolgersi nell’ambito di una tutela e di un sostegno consapevoli e costanti da parte delle istituzioni governative.
- Tali principi non sono in contraddizione con la tutela dei diritti degli autori: occorre dunque perseguire tutte quelle azioni utili all’armonizzazione di tali diritti con quelli del libero uso e riuso per scopi non commerciali dei patrimoni audiovisivi.
- Premesso quanto sopra, l’Archivio audiovisivo individua nelle licenze Creative Commons gli strumenti migliori per la condivisione e il libero riuso creativo della produzione culturale.
- In particolare, l’Archivio audiovisivo ritiene che la licenza CC 3.0 Italia (Attribuzione / Non commerciale / Condividi nello stesso modo) sia la più idonea da applicare per la cessione gratuita dei diritti d’uso dei propri materiali audiovisivi: essa prevede che tutte le opere derivate citino sempre la fonte, non abbiano uno sfruttamento commerciale, siano a loro volta condivise gratuitamente con le stesse modalità. Eventuali altri tipi di licenze verranno prese in considerazione a seconda dei progetti di riuso.
- Nei prossimi mesi, la Fondazione Aamod comincerà a tradurre gradualmente in pratica l’adozione di tali licenze, selezionando e mettendo a disposizione gratuitamente una parte del proprio patrimonio, per finalità creative, culturali, formative, senza scopo di lucro.
- L’auspicio è che anche altre istituzioni, pubbliche e private, rendano parimenti disponibili i propri patrimoni audiovisivi con modalità di accesso e riuso libero e gratuito, al fine da condividere, con la maggiore ampiezza possibile, la conoscenza, l’interpretazione, la circolazione, l’attualizzazione, la re-invenzione creativa di un bene che è profondamente connesso con la nostra identità culturale, artistica, politica e sociale.