Internet, Fastweb accelera: rete a 200 Mega, 50% dell’Italia coperta nel 2020

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Si comincia da alcune città di provincia: Arezzo, Viterbo, Riccione, Rimini, Trento, Massa, Pistoia, Caserta. In totale si arriverà a 500 città e 13 milioni di case

Conferenza stampa di Fastweb a MilanoProseguono le grandi manovre sulla banda ultralarga, quelle delle connessioni oltre i 30 Megabit al secondo. Dopo l’annuncio del piano Enel da 2,5 miliardi, anche Fastweb (leader nel mercato nazionale della banda ultralarga con 650.000 clienti) fa la sua mossa. «A partire da oggi aumentiamo la velocità di connessione fino a 200 Megabit al secondo» ha detto l’amministratore delegato Alberto Calcagno nel corso di una conferenza stampa a Milano. Si tratta dunque di un raddoppio rispetto agli attuali 100 Megabit garantiti da chi ha un collegamento in fibra (Fttc, fibra fino all’armadio in strada oppure Ftth, fibra fino a casa). «L’evoluzione partirà da alcune città di provincia e non dalle metropoli, crediamo non debba esistere un’Italia a due velocità sulla rete» ha aggiunto Calcagno.
Prima la provincia
Fastweb metterà in pista non solo un aumento di velocità ma anche un ampliamento della copertura, con un obiettivo ambizioso: arrivare a portare la banda ultralarga entro il 2020 al 50% della popolazione, rispetto al 30% attuale. Si tratta di 500 città (a oggi sono 100), grazie a un piano che prevede investimenti aggiuntivi per 500 milioni di euro tra il 2017 e 2020, «interamente autofinanziati» ha spiegato Calcagno, mentre l’upgrade della rete rientra tra i «normali investimenti in innovazione pari al 30% del fatturato fatti ogni anno della società». Si comincia da Arezzo, Viterbo, Riccione, Rimini, Trento, Massa, Pistoia, Caserta, che saranno seguite da nuove aperture in ogni mese successivo, per arrivare a 1 milione di case raggiunte dai 200 megabit a fine 2016 e a 13 milioni di case al 2020. Il piano avanzerà con due filoni di attività in parallelo: da una parte saranno realizzati i lavori per collegare in fibra nuove città di medie dimensioni (fino ai 100 mila abitanti) con la tecnologia eVdsl (fino a 200 megabit al secondo); al contempo sarà realizzato l’aggiornamento alla tecnologia eVdsl nelle città di dimensioni medio-grandi già raggiunte dalla fibra ottica del piano Fastweb 2014-2016.
Il futuro
Secondo Calcagno, la rete di Fttc di Fastweb «potrà evolvere a Fttc, fibra fino a casa, con l’evolvere delle esigenze dei clienti. Gli armadi stradali in Italia hanno il vantaggio di essere vicini alle case, sostituire un filo di rame con un breve cavo in fibra sarà fattibile. E il nostro piano non è in sovrapposizione con quello Enel. Per le “aree bianche” a fallimento di mercato, non incluse nella nostra copertura del 50% di popolazione, ribadisco che per noi è fondamentale creare un’infrastruttura pubblica che garantisca accesso a tutti gli operatori». Su Metroweb, a margine della conferenza, Calcagno ha precisato che «siamo felicissimi azionisti di Metroweb e rimarremo azionisti», con riferimento al 10,6 per cento di Metroweb Milano, a sua volta controllata da Metroweb Italia. Per quanto riguarda possibili accordi tra Metroweb ed Enel, il manager ha detto: «Siamo interessati a ogni progetto infrastrutturale. Non facciamo finanza nè ci interessano le plusvalenze, ma analizziamo i piani industriali, non bloccheremo piani infrastrutturali».

Paolo Ottolina, Il Corriere della Sera