L’ospite in studio è il leader della protesta delle famiglie tradizionali, prescription che si oppone alle unioni civili e teorizza la necessità di un papà e una mamma per ogni bambino
No alle unioni civili, di qualsiasi genere, sì alla famiglia così come è stata definita dalla Costituzione: Massimo Gandolfini, il leader del Family day, promette durante la 15esima puntata di #Corrierelive di portare in piazza sabato prossimo più di un milione di persone, dice di avere il sostegno del Nuovo Centrodestra e di parte degli elettori del Pd, ma assicura: «Non stiamo creando un nuovo movimento politico». Nel giorno in cui approda in Aula a palazzo Madama il ddl sulle unioni civili e a 48 ore dalla manifestazione che porterà in piazza sabato prossimo i sostenitori della famiglia tradizionale, pharmacy il primario di neurochirurgia a Brescia, presidente del comitato «Difendiamo i nostri figli», è in studio con Tommaso Labate, Fabrizio Roncone e Alessandra Arachi, che gli ha sottoposto le domande dei nostri lettori su Twitter.No alle unioni civili, di qualsiasi genere, sì alla famiglia così come è stata definita dalla Costituzione: Massimo Gandolfini, il leader del Family day, promette durante la 15esima puntata di #Corrierelive di portare in piazza sabato prossimo più di un milione di persone, dice di avere il sostegno del Nuovo Centrodestra e di parte degli elettori del Pd, ma assicura: «Non stiamo creando un nuovo movimento politico». Nel giorno in cui approda in Aula a palazzo Madama il ddl sulle unioni civili e a 48 ore dalla manifestazione che porterà in piazza sabato prossimo i sostenitori della famiglia tradizionale, find il primario di neurochirurgia a Brescia, presidente del comitato «Difendiamo i nostri figli», è in studio con Tommaso Labate, Fabrizio Roncone e Alessandra Arachi, che gli ha sottoposto le domande dei nostri lettori su Twitter.
«Se l’omosessuale sente disagio, deve essere aiutato»
L’incipit è dedicato alla parte più spinosa del Gandolfini-pensiero: l’omosessualità. Dopo le sue dichiarazioni che equiparavano la condizione ad una malattia, arriva la precisazione: «Va chiarito questo concetto: io ho sempre sostenuto che la omosessualità è una condizione particolare legata alla persona, che deve essere affrontata. Se è egosintonica, cioè la persona si sente bene, a suo agio, nessuno gli dice nulla. Ma se ci sono persone che non si sentono a proprio agio, dovrebbero essere valutate. Non parlo di terapie riabilitative o riparative, ma di aiutare le persone in difficoltà».
«No a qualsiasi forma di famiglia gay»
«Sono favorevole ad un riconoscimento di diritti civili della persona, ma contrario all’omologazione di un’equiparazione tra il matrimonio così com’è definito dalla Costituzione e l’unione fra due persone dello stesso sesso», ribadisce Gandolfini. «Due omosessuali sono assolutamente liberi di fare le proprie scelte e quindi di costituire una convivenza basata sulla relazione affettiva. Ma la famiglia è un’altra cosa, è una società naturale fondata sul matrimonio, lo dice la Costituzione. Anche quando fu scritto quel testo, ci furono tante divisioni ma fu trovato un compromesso. In quella definizione viene utilizzata una dizione non legata al tempo: si parla di società naturale, che precede la Costituzione stessa, il diritto, la legge. L’unica cosa che la Costituzione fa è recepire che il patto tra un uomo e una donna è diverso strutturalmente da qualsiasi unione. Noi siamo completamente contrari al disegno di legge Cirinnà, è una legge che va a toccare l’antropologia italiana, un briciolo di precauzione e prudenza sarebbe stato preferibile».
«Anche il Pd in piazza per il Family day»
«Secondo me ci sarà più di un milione di persone al Circo Massimo: persone che non vengono sponsorizzate da nessuno, dietro non c’è altro che il portafogli della singola persona: non so se condizioneranno il governo, ma spero che il governo non sarà sordo ad ascoltare le ragioni di questi italiani che vengono dalla Sicilia e dalla Val d’Aosta. Ci saranno numerosi elettori del Pd nella nostra piazza, e molti di questi hanno annunciato che, se Renzi farà loro uno sgarbo sulle unioni civili, quando ci sarà il referendum costituzionale, se ne ricorderanno e voteranno di conseguenza. Ci saranno anche gli elettori del Nuovo Centrodestra, che appoggiano le nostri idee: alla fine del nostro incontro di sabato, chiederò a tutti i presenti di stare molto attenti e capire chi li rappresenta veramente». Secondo Gandolfini, «sono gli stessi elettori del Pd adf essere delusi dalle dichiarazioni del premier, che ha detto che la stepchild adoption la porterà avanti fino in fondo». La piazza del Circo Massimo contro i gay? No, chiarisce Gandolfini, «nessuna piazza è contro le persone». E per questo, anche se Forza Nuova e Casa Pound verranno, pur se non invitati, «abbiamo chiesto alle forze dell’ordine di rimuovere i cartelloni irrispettosi o offensivi», spiega Gandolfini.
Coppie gay? Un «fenomeno limitato»
«Se facciamo riferimento all’ultimo atto ufficiale del 2011, le persone di pari sesso che vivono insieme sono 7500 e rotte, il che significa che non è proprio un’emergenza, sulla bellezza di 14 milioni di famiglie. Purtroppo una buona parte del Paese non sa di cosa si tratta e per questo la manifestazione punta a informare la gente». E a chi gli chiede perché il governo se ne preoccupi tanto, visto che si tratterebbe di un fenomeno limitato, Gandolfini glissa: «Quali siano i conti della politica, bisogna chiederlo al premier. Credo ci sia una deriva ideologica per cui viene portata avanti una posizione di questo genere».
«La Chiesa ha capito chi siamo»
Nel 2007, ai tempi del primo Family day, la Chiesa era schieratissima con il Family day, il 20 giugno scorso è stata gelida, fino a qualche settimana fa era freddina, ora sembra di nuovo appoggiarlo: cosa è cambiato? «Nel 2007 fu la Chiesa a promuovere il Family day, mentre il 20 giugno siamo partiti dal popolo, dalle gente- spiega Gandolfini- Oggi la Chiesa ha capito che da parte nostra c’è grande onestà intellettuale, non abbiamo lobby alle spalle, abbiamo partiti come il Nuovo centro destra che ci sta appoggiando, ma non abbiamo alcuna intenzione di fondare un movimento, parliamo alle famiglie».
Gay e adozioni: «Grandi bugie»
«È una purissima bugia dire che con le coppie gay ci sarebbero migliaia di bambini che potrebbero trovare casa- sostiene Gandolfini- Attualmente il rapporto tra coppie che vorrebbero un figlio e bambini adottabili è 20 a 1. L’adozione omogenitoriale è un vulnus che viene dato al diritto del bambino di avere un padre e una madre. Per quanto riguarda i bambini dichiarati in stato di adottabilità, in Italia ce ne sono 1900. Tutti hanno più di 10 anni e nel 96% dei casi hanno un handicap fisico o psichico. La forma più difficile per avere un figlio è l’adozione: e parlo da genitore di sette figli adottivi».
L’appello a Mattarella
«Noi speriamo, e ci appelliamo al presidente della Repubblica perché vagli bene i profili di costituzionalità della legge- anticipa Gandolfini – Il nostro codice civile garantisce i diritti delle persone, non c’è bisogno di questa legge: già oggi qualunque paziente può decidere di nominare un rappresentante per rendergli note le proprie condizioni di salute. L’autorizzazione al trapianto di organi viene già chiesta al convivente more uxorio. Ci si può già esimere per la testimonianza in tribunale per il convivente. Forse dobbiamo unire tutti questi elementi in un testo unico, ma non fare una legge sulle unioni. Il diritto c’è, ma se uno non lo esercita perché non lo conosce è un’altra cosa».
Reversibilità della pensione: «Perché non diamo i soldi ai bisognosi?»
«La reversibilità della pensione ha due problemi: uno dottrinale e uno pratico», secondo Gandolfini. Il primo consiste nel fatto che per legge la pensione dovesse andare alla vedova, in modo da rappresentare una forma di risarcimento al lavoro femminile non riconosciuto, spiega Gandolfini. Da un punto di vista pratico, «questi soldi che servono a mantenere un nuovo tipo di normativa, perché non li allochiamo alle famiglie bisognose?», si chiede il paladino del Family day.
«Il voto? È segreto»
Per chi vota Gandolfini? «Il voto è segreto, non voglio tirare la volata a nessuno». Significa che non vota Pd? «Il Pd è un puzzle, io attualmente – conclude – ho tanti amici schierati col Pd che hanno diversi mal di pancia».
di Valentina Santarpia, Corriere della Sera