La Germania attacca: “La Grecia faccia i compiti”. Alfano: “No a sgretolamenti, mantenere la stabilità dell’Europa”
Il trattato di Schengen è parte dell’identità europea. Sospenderlo anche temporaneamente potrebbe essere molto rischioso. Per questo oggi i ventotto ministri degli Interni dell’Ue si sono riuniti ad Amsterdam. Allo studio la proposta della Commissione di creare un corpo europeo di guardie di frontiera con cui gestire i flussi migratrori in arrivo dal Mediterraneo. Al tempo stesso si lavora sull’ipotesi di escludere momentaneamente la Grecia dal trattato sulla libera circolazione delle persone. Ma il capo del Viminale Angelino Alfano ha messo in guardia: “Sarebbe l’inizio dello sgretolamento” dell’Europa unita, mentre l’Italia è “dell’idea che l’Europa debba rimanere ad assetto stabile, perché avere pezzi di Europa dentro e altri pezzi fuori” vorrebbe dire mettere a rischio l’Unione.
“Noi – ha continuato Alfano – abbiamo una posizione molto chiara su Schengen: bisogna rafforzare i controlli e rendere veramente sicuri i controlli alle frontiere esterne dell’Ue. Facendo questo, salveremo il diritto alla circolazione libera e sicura all’interno” dell’Ue. In ogni caso, ha aggiunto, “vedremo le posizioni degli altri, poi tireremo le somme. Il bivio dell’Europa è se andare avanti o stare indietro. Se si rimane indietro – ha concluso – non c’è chance che il progetto di integrazione europea possa consolidarsi”.
Netta la posizione della Germania: “Noi eserciteremo pressione sulla Grecia affinché faccia i suoi compiti”, ha detto ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maiziere al suo ingresso alla riunione Ue. “Vedremo a che risultati si arriverà nelle prossime settimane. Vogliamo mantenere Schengen – ha affermato de Maiziere -. Vogliamo soluzioni comuni europee, ma il tempo stringe”. Ma la Grecia ha reagito chiedendo di smettere con “questo ingiusto gioco di accuse” che le vengono rivolte e ha invocato la piena attuazione delle misure europee. “Carenze e ritardi – come ha spiegato il ministro alle Politiche migratorie Yoannis Mouzalas elencando una lunga lista di bugie e verità – in molti casi non dipendono da Atene”.
“La sospensione di Schengen o l’esclusione di un Paese da Schengen sono due possibilità che non esistono”, ha poi tagliato corto la portavoce dell’esecutivo comunitario, Natasha Bertaud, rispondendo a chi chiedeva commenti su possibili isolamenti della Grecia dall’area di libera circolazione e il congelamento delle stesse regole. “Stiamo discutendo invece la possibilita” di applicare l’articolo 26 del codice di Schengen” che prevede la possibilità, in caso di perdurare di crisi, di estendere i controlli alle frontiere interne fino a due anni di sei mesi in sei mesi. Di fatto, di fronte all’allarme terrorismo, Germania, Austria e Svezia hanno già scelto di reintrodurre temporaneamente i controlli alle frontiere interne per arginare l’arrivo di richiedenti asilo nel loro territorio e chiedono ora di prolungarli. I ministri potranno anche discutere i problemi che affliggono il sistema per la ricollocazione dei richiedenti asilo, dato che i Ventotto si erano impegnati al trasferimento di 160mila migranti dalla Grecia e dall’Italia ad altri paesi Ue: al momento sono state ricollocate solo 331 persone.
“Repubblica”