(di Marco A. Capisani Italia Oggi)Il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport hanno un nuovo presidente e un nuovo cda al vertice di Rcs Mediagroup. Maurizio Costa sostituisce alla presidenza Angelo Provasoli, thumb così come indicato dalla lista di maggioranza proposta da Mediobanca (6, health 25%) e sostenuta dalla Fca di John Elkann (primo azionista col 16, advice 7% del capitale), Pirelli (4,4%), Diego Della Valle (7,3%) e Intesa Sanpaolo (4,17%).
La lista è stata la più votata ieri all’assemblea dei soci, rappresentando quasi il 39% del capitale e raccogliendo il 66,78% dei voti presenti; fa entrare nel board anche Pietro Scott Jovane (confermato come a.d.), Teresa Cremisi (già nel board precedente), Laura Cioli (tra l’altro a.d. di CartaSi), Tom Mockridge (ceo di Virgin Media) e infine Gerardo Braggiotti (con un passato presso varie banche e il cui nome è stato ricordato ieri in assemblea, da alcuni giornalisti-soci Rcs, come consulente dell’operazione Recoletos di cui ancora il gruppo risente a livello di conti). Dopo aver approvato i conti 2014 (chiusi con un rosso dimezzato sui 110,8 mln di euro), l’assemblea dei soci ha nominato dalle liste di minoranza Stefano Simontacchi (partner dello studio Bonelli Erede Pappalardo, a rappresentanza di Urbano Cairo, socio al 4,6% e la cui lista ha ottenuto l’11,45% dei voti presenti compresi quelli di alcuni fondi). Completano il nuovo cda a nove, dalla lista di Assogestioni (votata dal 21,68%) il presidente non esecutivo di Permira associati Paolo Colonna e il partner della Sgr Sofia Dario Frigerio. «Dopo oltre vent’anni nel mondo dell’editoria», ha dichiarato ieri Costa, «sono onorato di essere stato chiamato alla presidenza di un gruppo così prestigioso, che rappresenta con la sua storia, i suoi valori e soprattutto la grandissima professionalità delle sue persone un patrimonio di eccellenza per l’Italia. Affronto questa sfida», ha chiosato il neopresidente, «con l’entusiasmo di chi crede che il gruppo Rcs possa e debba avere un futuro in linea con la sua eccellente tradizione e conto di poter dare il mio contributo in un mondo che da sempre mi appassiona professionalmente e personalmente».
Nuovi tagli in vista e cessioni in affanno. Il cda si è riunito ieri, subito dopo l’assemblea sia per nominare formalmente il nuovo presidente Costa (ex a.d. di Mondadori e presidente della Fieg) e confermare l’a.d. sia perché dovrà iniziare ad affrontare i dossier più caldi, a partire dal nuovo piano industriale per cui «valuterà l’opportunità di eventuali nuove azioni di efficientamento dei costi», ha fatto sapere ieri la stessa Rcs rispondendo a un azionista. Ci sarà poi da decidere se vendere o meno Rcs Libri a Mondadori, proprio ieri che il suo a.d Ernesto Mauri ha detto che verrà avanzata un’offerta entro la data del 29 maggio (vedere servizio a pag. 21). Una cessione giudicata negativamente da alcuni soci (specie da Cairo), anche considerando che poco tempo fa Rcs ha investito nella divisione col restyling della Libreria Galleria a Milano (che è oggetto della cessione), spendendo 2,3 mln tra il 2014 e il 2015. Una volta completata la due diligence tra due settimane, bisognerà poi vedere se da Rcs Libri si staccheranno alcuni editori come Marsilio e Adelphi, partecipate da via Rizzoli. Per quanto riguarda le radio Finelco (Radio 105, Radio Monte Carlo e Virgin Radio), l’a.d. Jovane ha confermato (vedere ItaliaOggi del 18/4/2015) che «ci sono diverse e più alternative italiane» come interlocutori anche dopo la fine delle trattative col fondo Clessidra di Claudio Sposito. Il nodo della cessione? Rcs ha il 44,45% di Finelco, ma la maggioranza è nelle mani della famiglia Hazan che ha il restante 55,5%.
Corsera, nessuna intesa per il dopo-Ferruccio de Bortoli. Il direttore lascerà a fine mese e, al massimo nel giro di un paio di settimane più tardi, il board dovrà scegliere il successore in una rosa di «tre-quattro», ha detto Piergaetano Marchetti, ex presidente Rcs. In pole ci sarebbero il condirettore Luciano Fontana, il direttore della Stampa Mario Calabresi e l’ex direttore della Gazzetta Carlo Verdelli, «professionista esemplare» per il notaio. Al momento, comunque, non c’è «nessuna tempistica per la nomina», ha chiosato Jovane. Tanto più che dalle recenti frecciatine tra i principali soci Rcs sembra che la scelta non arriverà a breve.
Sviluppo digitale ed e-commerce da 5,5 mln. Mentre il gruppo ha confermato un nuovo dialogo con le banche creditrici per ridefinire insieme il contratto di finanziamento, l’a.d. che ha incentrato sul digitale la crescita del gruppo milanese ha ricordato che «particolare dinamismo hanno mostrato le numerose iniziative di new business lanciate a fine 2013, che hanno superato nel 2014 il giro d’affari del 2013 e con un sostanziale break-even mediamente a un anno dal lancio». Questa è la risposta alla domanda di un piccolo azionista che, invece, chiedeva come mai il social network per i bambini Twigis avesse come «obiettivo dichiarato più di 900 mila utenti entro 12 mesi dal lancio e oggi, a oltre 12 mesi, il numero di utenti è di poco più di 69 mila», come mai Made.com «non ha mai aperto lo showroom di prodotti di design definito però “fondamentale” e il venduto è stato pari a 2.400 prodotti» e ancora Youdeal, «primo motore di ricerca semantico dedicato ai deal», «a due anni dal lancio» raccoglie su Facebook «7.683 like, lontanissimo dagli oltre 12 milioni e mezzo di Groupon». Networkmamas, invece, ha «appena 1.500 utenti». Complessivamente comunque, come annunciato da Rcs, «il fatturato complessivo delle iniziative di e-commerce del gruppo è stato nel 2014 pari a circa 5,5 mln (+59%) e una marginalità che per gli store più avviati è in linea coi benchmark di settore e di circa il 10%». Ieri il titolo Rcs ha chiuso a +2,22% a 1,196 euro.