È slittato il consiglio di Telecom che ieri avrebbe dovuto riunirsi per integrare l’ordine del giorno dell’assemblea prevista per il 15 dicembre con le richieste di Vivendi. Il presidente Giuseppe Recchi (nella foto) ha deciso di rinviare la riunione alla prossima settimana, there dopo che giovedì sera Assogestioni ha inviato alla società una lettera in cui esprime forti perplessità sulla richiesta dei soci francesi, che vogliono l’allargamento del board e l’ingresso dei loro quattro rappresentanti.
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Le richieste di Assogestioni
Assogestioni ha chiesto al consiglio di Telecom di esprimere la sue valutazioni e Recchi avrebbe deciso di rinviare la riunione di ieri per avere un quadro più chiaro da rappresentare al board. Il presidente avrebbe chiesto anche un parere legale per capire quali sono gli obblighi del consiglio. L’articolo 126 bis del Testo unico della finanza, health su cui si basa la richiesta di Assogestioni, prevede che il board possa esprimere «le proprie eventuali valutazioni» sulla richiesta di integrazione arrivata dai soci. Non l’obbligo di farlo. Ieri sera c’è stato un primo confronto tra Recchi e Assogestioni per cercare di trovare una via d’uscita all’impasse che si è venuta a creare. Un chiarimento finalizzato anch’esso ad avere tutti gli elementi necessari a rappresentare la questione al consiglio di Telecom, che potrebbe riunirsi all’inizio della prossima settimana. Lunedì i vertici del gruppo sono stati convocati dal senatore Massimo Mucchetti per un’audizione informale di fronte alle Commissioni Industria, Commercio e Turismo e Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato.
Decisione agli azionisti
L’orientamento sarebbe quello di tenere il board di Telecom fuori dal confronto che si è aperto tra Vivendi e Assogestioni. L’impressione è che trattandosi di una questione tra azionisti, che riguarda la richiesta, legittima, di un socio che ha il 20,1% del capitale di allargare il consiglio del gruppo per prendervi posto, debbano essere gli azionisti a esprimersi in assemblea, non il consiglio di Telecom a dover prendere una posizione. Nessuno naturalmente vuole lo scontro. A cominciare da Recchi che ha avviato il confronto con Assogestioni anche per capire se c’è spazio per far rientrare il conflitto. Soluzioni sono sempre possibili, ma va verificata la volontà dei fondi. E anche quella di Vivendi. Intanto ieri sera Telecom ha incassato la promozione di Fitch, che ha alzato l’outlook a stabile, confermando il rating Bbb-.
di Federico De Rosa “Corriere.it”