È in corso una rivoluzione nell’ ambito delle scienze mediche: il modo di approcciare la diagnosi, try la cura e perfino la prevenzione delle malattie sta diventando sempre più genere-specifico. Significa che si va verso una medicina di precisione e cure personalizzate a seconda del sesso del paziente. Uomini e donne: differenze sostanziali non solo dal punto di vista anatomico, malady ma anche per quanto riguarda la prevenzione, l’insorgere, il decorso e la cura di ogni singola patologia. Una diversità evidente, di cui la scienza medica ha cominciato solo da poco ad occuparsi. Risalgono infatti agli anni ottanta i primi studi sulla cosiddetta “medicina di genere”, una branca delle scienze biomediche che ha l’obiettivo di riconoscere e analizzare le differenze del genere di appartenenza sotto molteplici aspetti: a livello anatomico e fisiologico, dal punto di vista biologico, funzionale, psicologico, sociale e culturale e nell’ambito della risposta alle cure farmacologiche. Oggi la finalità di questa innovativa disciplina è arrivare a garantire a ciascuno, uomo o donna che sia, il miglior trattamento possibile sulla base delle evidenze scientifiche. La medicina di genere si è sviluppata solo recentemente e nasce proprio dall’osservazione che la maggior parte degli studi effettuati negli ultimi decenni si è focalizzata nella descrizione delle malattie e dei loro effetti concentrandosi prevalentemente, e talora esclusivamente, su casistiche di un solo genere, quello maschile. “La medicina oggi non può più permettersi di curare uomini e donne nello stesso modo perché la letteratura pubblicata in questi ultimi anni mostra che tra uomo e donna, di fronte anche alle malattie del quotidiano, ci sono delle enormi differenze” ha spiegato Giovannella Baggio, Professore ordinario di Medicina di Genere, Università degli Studi di Padova, Presidente Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere durante il convegno The future of medicine tenutosi a Venezia lo scorso 17 settembre. Ma che cos’ è in sostanza la medicina di genere? La definizione migliore scaturisce proprio dall’ esperienza quotidiana: “il medico che ogni mattina si reca in corsia si deve porre infatti prima di tutto un quesito: di fronte a un ammalato, uomo, che soffre di una patologia particolare, (per esempio una broncopolmonite, diabete, un infarto, scompenso cardiaco o più di queste malattie messe insieme), devo curarlo nello stesso modo col quale curerò la signora della stanza accanto che ha la medesima malattia?”
(Panorama.it)