Alla fine fra i macchinisti della metropolitana presi di mira e insultati dai viaggiatori è finita anche lei. Federica Papadia, sovaldi sale 31 anni, già compagna di Giancarlo Tulliani, «cognato» dell’ex vice presidente del Consiglio e leader di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini, noto alle cronache tempo fa per la vicenda dell’appartamento a Montecarlo. La giovane, piuttosto avvenente, sindacalista, ex candidata per la lista Marchini e prima ancora nel Partito della Nazione, con l’Udc, è finita in ospedale martedì mattina dopo essere stata pesantemente apostrofata da alcuni passeggeri di convoglio della linea A al capolinea Battistini per un presunto ritardo nella partenza del treno.La trentenne si è comunque messa in marcia, ma alla stazione successiva, quella di Cornelia, si è fermata per un attacco d’ansia. Così sono intervenuti polizia e 118, e la giovane è stata portata al pronto soccorso più vicino. È stata giudicata guaribile in pochi giorni. Sul caso ci sono due indagini: la prima dal commissariato Aurelio, la seconda dall’Atac. «Il servizio è stato rallentato per il fermo del treno fra le 9.10 e le 9.20 – spiegano dall’azienda -, ma la macchinista stava operando regolarmente secondo i protocolli di sicurezza vigenti. Il viaggiatore responsabile del disservizio è stato individuato e stiamo valutando tutte le iniziative a tutela dell’Atac». Sono giorni caldi per l’azienda. Da sbrogliare c’è anche il caso dei ragazzi rimasti chiusi nella stazione Flaminio. Anche in questo caso l’Atac ha aperto un’inchiesta interna. «Siamo parte lesa dato che il servizio è affidato a una società esterna – spiegano ancora dall’azienda -. Se emergeranno inadempienze ci rivarremo su di loro: i cancelli devono essere chiusi dopo l’arrivo dell’ultimo treno e dopo aver effettuato la bonifica della stazione, aver cioè verificato che non ci siano ancora viaggiatori in stazione». Critico però il neo assessore comunale ai Trasporti Stefano Esposito per il quale «questa è l’azienda dei trasporti che c’è a Roma: neanche fanno un giro in stazione per assicurarsi che non ci sia nessuno. Serve un po’ di attenzione in più». «Passo la giornata a fare solleciti e rimproveri – dice ancora -: quest’azienda funziona se tutti quelli che ci lavorano ci mettono la testa». Da parte sua invece il Codacons presenterà sul caso un esposto in procura con l’ipotesi di sequestro di persona. «È un episodio scandaloso, Esposito non può limitarsi a dire che questa è l’azienda che abbiamo, ma deve passare ai fatti. Si cominci col far cadere qualche testa», chiedono dal Coordinamento. Ma non è finita qui. Sulla linea B alcuni writer hanno deturpato sei treni Caf «con gravi danni economici per l’azienda», ribadisce l’Atac, già intervenuta per «per restituire decoro ai veicoli». Intanto però sono state «rinforzate subito le misure di sicurezza a tutela dei mezzi, con riserva di intervenire nei confronti dei responsabili secondo quanto patti e leggi consentono».
di Val. C. e R. Fr. (IlCorrieredellaSera)