(di Marco A. Capisani, malady Italia Oggi) Prezzi di copertina scontati del 75% per i giovani 18-25enni. Cinque milioni di lettori posson bastare a risollevare le sorti dell’editoria e dell’intera filiera della carta. Almeno secondo le principali associazioni del settore che propongono un bonus lettura riservato ai giovani per comprare libri, rx quotidiani e periodici scontati. L’intenzione è invogliare ragazzi che non leggono o leggono poco allo shopping editoriale pagando solo il 25% del prezzo di copertina. Del restante 75% se ne farà carico lo Stato, sale a giudizio dei protagonisti coinvolti come Assocarta per la produzione di carta e cartone, Fieg (editori di giornali presieduti da Maurizio Costa), Aie e Anes per l’editoria, Asig per la stampa dei quotidiani, Assografici per stampa, cartotecnica e trasformazione e infine Acimga e Argi per le macchine per la grafica e la cartotecnica. Tutte queste rappresentanze si sono riunite ieri a Roma, proponendo che il bonus per chi ha tra i 18 e i 25 anni abbia comunque un tetto di spesa pubblica fissato ai 100 euro per ogni destinatario. Il focus è arginare la crisi, che a fine 2014 ha portato a un calo dei consumi dei prodotti della filiera pari al 2,6% rispetto al 2013 (pari a 26,9 mln), che a sua volta ha causato una contrazione del fatturato complessivo delle imprese (-2%, con un dato stimato di 30,8 mln). A determinare il segno negativo le vendite interne a -4,2% (21,4 mln), anche se preoccupa pure l’avanzata delle importazioni per 5,5 milioni di euro, su del 3,5%. La penetrazione sul mercato tricolore è salita al 20,5% e si sente maggiormente la concorrenza di paesi emergenti come Cina e India. Peraltro, rispetto a un possibile ingresso di concorrenti stranieri nella Penisola, si può inquadrare anche l’offerta di Mondadori presieduta da Marina Berlusconi per Rcs Libri che creerebbe un colosso nazionale col 40% del mercato.
Il piano «bonus» ipotizza che anche solo il 50% degli aventi diritto voglia attivare il bonus (quindi 2,46 mln di ragazzi su un totale di 4,92 mln), sempre secondo gli organizzatori dell’incontro «Senza lettura non c’è crescita. Quotidiani, periodici e libri come leva per lo sviluppo», ma se anche fossero tutti e 5 milioni i giovani a utilizzare il bonus l’esborso per le casse pubbliche sarebbe di 246,1 milioni di euro generando, di contro, una spesa a sostegno delle aziende per 328,1 milioni. «Un volano sicuramente efficace nell’imprimere un impulso importante», hanno ribadito ieri le aziende della filiera carta, editoria, stampa e trasformazione in merito alla proposta illustrata da Alessandro Nova, docente dell’Università Bocconi di Milano. Qualche perplessità è stata sollevata invece in giornata dal presidente della Commissione cultura del Senato Andrea Marcucci (Pd), per cui «l’incentivo economico determini qualche beneficio a breve termine, ma a lungo termine non possa invertire la tendenza». In realtà, l’esperimento (e relativo monitoraggio) è stato già avviato in Francia sotto la presidenza della Repubblica di Nicolas Sarkozy. Nel 2009, però, la platea dei beneficiari era limitata ai primi 200 mila che avrebbero fatto richiesta, con un costo complessivo per lo Stato di 15 milioni di euro, spalmati sul triennio dell’iniziativa. Agli editori andava l’onere di 48 centesimi per copia.
Oggi il progetto transalpino è sotto traccia mentre l’Italia si ritrova, per livelli di produzione industriale, avanti solamente alla Spagna dopo esser stata sorpassata da Francia e Gran Bretagna. Nel 2008, all’inizio dell’attuale crisi economica, meglio dell’Italia faceva solo la Germania. E non a caso, all’incontro romano di ieri, s’è parlato di un nuovo minimo storico per fatturato, domanda interna e vendite interne. Nel 2014, del resto, oltre 800 mila lavoratori hanno lasciato il mercato dei libri, mentre l’anno prima per esempio 1,9 mln di italiani hanno smesso di leggere abitualmente un quotidiano e 3,6 mln un periodico.