Piazza Affari è poco mossa (+0, 07%) con qualche realizzo sulle banche, in particolare sulle popolari. Il Banco Popolare guida i ribassi (-0,6) in compagnia di Bper (-0,48%), Unicredit (-0,44%). Male poi Eni (-0,99%) ed Enel (-0,64%) col prezzo del greggio mentre guadagna Saipem (+1,45%). In luce Stm (+2,46%) promossa da underperform a buy da Bofa Merrill Lynch: gli analisti prevedono un anticipo dei target anche grazie al mini-euro. Fca intanto supera la soglia dei 12 euro (+0,92% a 12,05).
Mosca apre -4,8% dopo taglio S&P, poi migliora – La Borsa di Mosca apre in calo dopo che Standard & Poor’s ha tagliato ieri a ‘spazzatura’ (junk) il rating della Russia. In apertura l’indice Rts in dollari aveva perso il 4,8% e l’indice Micex in rubli l’1,5%. Adesso Rts è in calo del 2,29% e il Micex è in leggero rialzo (+0,24%).
Euro stabile a 1,1251 dollari – Euro stabile a 1,1251 dollari sui valori segnati ieri sera dopo la chiusura di Wall Street e in recupero dopo l’avvio di seduta della vigilia, quando era sceso fino a 1,1115 sul biglietto verde. Contro lo yen la moneta unica passa di mano a 132,69.
Spread Btp apre stabile a 112 punti – Lo spread tra Btp e Bund apre stabile sulle posizioni registrate ieri in chiusura (110 punti) a 112 punti base con un rendimento all’1,50%.
Petrolio: ancora debole a 44,93 dollari – Petrolio ancora sui minimi da marzo 2009. Il barile Wti in Asia quota infatti 44,93 dollari dopo essere sceso fino a 44,88 dollari. Il Brent scivola a 47,87 dollari.
Asia contrastata, pesano utili industria cinese – Borse asiatiche contrastate con un occhio alla Grecia e alle scommesse sulla permanenza di Atene nell’area euro. Tokio fa un nuovo passo in avanti (+1,72%) mentre cedono Hong Kong (-0,58% a mercato ancora aperto) e Shanghai (-0,89%) dopo il dato, in calo dell’8% a dicembre, sugli utili delle industrie cinesi.