Il presidente di FederlegnoArredo, help Roberto Snaidero, see presenta i conti del settore: dopo anni difficili torna il sereno. Le vendite all’estero aumentano e dall’anno prossimo arriverà la ripresa. Nel 2014 il giro d’affari cala del 2, 7% a 26,7 miliardi
MILANO – Per il settore del mobile il peggio è passato. E per il 2015 si prospetta l’inizio della ripresa. Ne è convinto Roberto Snaidero presidente di FederlegnoArredo che ha presentato a Milano i conti del settore. Per il prossimo anni infatti il Centro Studi dell’associazione imprenditoriale prevede una crescita del fatturato dell’1,5% trainata da una forte aumento dell’esportazioni (+5%) mentre i consumi interni dovrebbero finalmente stabilizzarsi (-0,9%) dopo anni di calo continuo.
Fra i segnali positivi Snaidero indica il boom delle vendite registrato in Cina: “Fino al 2013 eravamo i secondi esportatori dietro ai tedeschi ma quest’anno li abbiamo superati passando da 130 milioni di vendite a oltre il doppio”. Certo, i preconsutivi del 2014 non sono positivi: calo del fatturato del 2,7%, che tuttavia è stato compensato dal buon andamento dell’export (+2,9%) in crescita per il quinto anno consecutivo. Quanto al settore con 26,7 miliardi di ricavi stimati nel 2014 rimane una dei punti di frorza del made in Italy.
A questo proposito Snaidero ha citato l’importanza del “Bonus Mobili”, l’incentivo fiscale varato dal governo, che ha “evitato il collasso del comparto dimostrandosi uno strumento molto efficace di politica industriale: grazie agli effetti di questa misura stimiamo che nel biennio 2013-2014 ci sia stata un recupero di spesa di oltre 1,9 miliardi che altrimenti i cittadini non si sarebbero potuti permettere”.
Dopo aver ringraziato il governo Renzi per il sostegno al settore Snaidero da una parte ha ricordato che il bonus sarà confermato nel 2015 contribuendo così ad arrestare “l’emorragia della domanda nazionale”. Mentre dall’altra ha rilevato che grazie a questa misura “sono stati salvati 10 mila posti di lavoro. Senza contare che lo Stato ha potuto beneficiare di 360 milioni di Iva che in mancanza del bonus sarebbero andati persi”.
Marco Fortis, vice-presidente della Fondazione Edison, ha sottolineato come il settore del mobile sia stato capace di superare le difficoltà di alcuni mercati tradizionali, in primis quello russo, trovando nuovi sbocchi commerciali. “Esistono ancora mercati tradizionali come gli USA”, ha spiegato, “che hanno un potenziale immenso per il made in Italy”.
di GIORGIO LONARDI, La Repubblica