Il cda di Enel ha approvato ieri l’acquisizione dalla controllata Endesa del 60, 62% di Enersis, società cilena a cui fanno capo le attività del colosso elettrico italiano in sud America. Il prezzo d’offerta per il 60,62% in mano a Endesa sarà di 8,253 miliardi di euro, ossia circa il 10% di premio sui correnti prezzi azionari al netto dei costi corporate delle holding intermedie (premio del 5% rispetto ai prezzi di chiusura di ieri).
I parametri utilizzati sono l’andamento di borsa, i target degli analisti e i premi su operazioni simili con parti correlate (come quella di Iberdrola sul veicolo rinnovabile). La cifra offerta, hanno valutato gli analisti di Ubs, implica un multiplo prezzo/utile 2015 di circa 14 volte, al top del prezzo obiettivo medio del consenso, e rappresenta un livello che Enersis non raggiungeva da metà 2011. Quindi, gli esperti di Ubs si aspettano che l’operazione sia raccomandata dal cda di Endesa e sia approvata dai suoi azionisti.
Contestualmente è stato previsto il pagamento da parte di Endesa, controllata al 92%, di un dividendo straordinario per pari ammontare (8,25 miliardi di euro) ed eventuale earn-out di due anni per Endesa stessa nel caso in cui Enel realizzi un capital gain dalla vendita di azioni Enersis. A valle dell’operazione, Enel valuterà la ristrutturazione del capitale di Endesa, da realizzarsi eventualmente anche attraverso il pagamento di un ulteriore dividendo straordinario nonché attraverso una possibile revisione della politica dei dividendi, in generale.
Come anticipato anche nei giorni scorsi la decisione sul flottante (riacquisto o cessione) della controllata spagnola non è ancora stata presa. Il cda di Endesa si riunirà il prossimo 17 settembre mentre l’assemblea è attesa per il mese di ottobre. Enel prevede che, subordinatamente all’approvazione da parte degli organi sociali di Endesa, l’intera operazione si concluda nel corso dell’ultimo trimestre di quest’anno.
Per gli analisti di Equita l’operazione è positiva per tutti i titoli coinvolti: Enersis per il 10% di premio, Endesa per il dividendo straordinario, Enel per i benefici del deal. “Riteniamo che la conclusione più probabile dell’operazione sia una discesa nel capitale di Endesa che accelererà, a nostro avviso, il processo di riduzione del debito e il miglioramento del rating. Confermiamo, quindi, il rating buy e il target price a 4,4 euro su Enel”, hanno indicato gli esperti di Equita.
Anche Intermonte, giudicando l’operazione “positiva e perfettamente in linea con le attese”, ha ribadito il rating positivo su Enel, outperform, con un prezzo obiettivo a 5,20 euro, e Ubs buy con un target price a 5,15 euro. Mentre Banca Akros ha mantenuto hold con un target price a 4,45 euro, lo stesso rating di Banca Imi (target price a 3,80 euro), calcolando che l’impatto di questo processo di riorganizzazione sia pari a circa 660 milioni di eurodimaggior debito(l’8%deldividendostraordinarioche Endesa andrà a pagare), mentreintermini diutile netto, secondole linee guidadell’azienda,lamossa dovrebbeportarecirca 60/80 milioni di euro in più l’anno (circa il 2%di incremento dell’eps, atteso dalla banca d’affari a 0,32 euro per azione quest’anno).
Comunque, “questa è una notizia positivaperil titoloEnel perchéaccelera ilprocesso di riorganizzazione a livello di gruppo,anche se il deal portaun beneficio limitatonel breve termine: in basealle nostrestime,2,3%e 1,6% di aumento, rispettivamente, dell’eps e del debito”, hanno concluso a Banca Akros. In sintesi, l’effetto sulla posizione finanziaria netta di Enel è globalmente neutrale, essendo coperto dal dividendo straordinario di Endesa. E quindi gli analisti si attendono un effetto positivo dalla riorganizzazione di gruppo, grazie a una catena di controllo delle attività in America latina più semplice, a una più veloce distribuzione del dividendo in contanti alla capogruppo e all’ottimizzazione fiscale.
L’altro importante passo riguarda la razionalizzazione delle minorities. “Questo potrebbe dare impulso alla crescita dell’eps di Enel nel periodo del piano 2014-2018, ma non vi è alcuna visibilità su tale accrescimento dal momento che la razionalizzazione delle minorities è un processo in corso in termini di identificazione delle opportunità di acquisto/vendita”, hanno precisato a Banca Imi. Il titolo Enel a Piazza Affari stamani sale dello 0,71% a 4,232 euro, mentre alla borsa di Madrid Endesa si apprezza dell’1,61% a quota 29,39 euro.
Milano Finanza