MARTINA STELLA CHE FAVOLA
A 10 ANNI ERA TESTIMONIAL DELLE SCARPETTE LELLY KELLY.
A 15 OCCUPAVA IL LICEO. A17, GRAZIE A GABRIELE MUCCINO, UNA LOLITA NAZIONALE. OGGI, A 20,E’ LA PROTAGONISTA DELLA LOVE STORY PIU’ INVIDIATAT D’ITALIA. MA A CAPITAL L’ATTRICE RACCONTA CHE NON VUOLE ESSERE CONSIDERATA “LA FIDANZATA DI LAPO ELKANN”. CHE SEGUE ANCORA I CONSIGLI DI MAMMA. E CHE LE MANCA LA SCUOLA
di Cesare Lanza
Martina Stella, vent’anni a novembre, segno astrologico sagittario con ascendente leone, nata e cresciuta in un paesino toscano, Impruneta, illuminata da un imprevedibile e chiassoso successo nel cinema, da qualche tempo sotto i riflettori anche perchè fidanzata con Lapo Elkann, giovane e corteggiatissimo rampollo di casa Agnelli.
Martina… Un’ex ragazza di campagna, protagonista di una favola straordinaria?
“Ragazza di campagna? Non sia così ruvido. Io mi considero, semplicemente,
una ragazza del tempo di oggi, come tante altre. Anzi! Penso che sia proprio la mia semplicità a tenermi vicina al pubblico.”
Vediamo. Vorrei controllare ciò che fino ad oggi ho letto di lei…
“Mi dica. Ma lei sa che i giornali esagerano, spesso.”
Da Impruneta a Roma, agli esordi, ha condiviso un appartamento con amici?
“Sì. Ed è stato un periodo molto divertente.”
E ora che può permettersi una casa tutta sua dove vive?
“Tra Roma, Milano e Torino. Per conto mio.”
E gli studi… Non ho capito se ha fatto il classico o il magistrale.
“Liceo classico sperimentale. E quest’anno c’è l’esame per il diploma. Studio
appena posso e mi presenterò da privatista. La scuola mi manca… L’ambiente, il contatto con le mie coetanee.”
Ho letto che un suo idolo è Che Guevara…
“Ecco le esagerazioni. Certo il Che è un personaggio che mi affascina, mi intriga,
questo sì.”
… e che è fiera di aver occupato la sua scuola, in prima linea.
“Altra esagerazione! Ma ho partecipato con passione, come tante mie compagne, a iniziative di giusta protesta.”
Mi smentisce anche che il suo modo di vestire preferito è casual? Anche questo ho letto, dovunque.
“No, questo è assolutamente vero. Ecco il mio abbigliamento ideale: jeans, maglietta, scarpe da ginnastica. Fare shopping, andare in giro per vestiti: per me è un vero stress. Per una sera, ogni tanto, vestirsi elegante può anche andar bene, fa allegria. Ma le dico la verità: chi è schiavo della moda deve avere qualche grosso problema, io invece me ne infischio…”
Anche Vasco, il cantante preferito, le piace in quanto è un simbolocontro…?
“Vasco Rossi? Lo ammiro perché è rimasto fedele a se stesso. Ma mi piacciono
molto anche i Pink Floyd, i Nirvana…”
Libri?
“Leggo poco negli ultimi tempi. Mi spiace. Sono presa dai copioni, dalle sceneggiature… Il tempo vola. Il mio scrittore preferito, comunque, è Herman Hesse.”
E Internet, il computer?…
“Tecnologicamente sono zero, o quasi. Senta, ho un carattere forse atipico: non mi piacciono le dipendenze, le schiavitù. Non odio, come hanno scritto, email e sms, ma se non c’è “contatto” non mi coinvolgo, non mi piace. Per comunicaree ho bisogno di una voce, di una presenza. Se mai, di una lettera scritta a penna, in modo semplice, tradizionale.”
Facciamo un breve bilancio di tutto quello che ha fatto finora, successi esplosivi e no. Cominciando, ovviamente, dal filmrivelazione, “L’ultimo bacio”.
“Studiavo recitazione per fare teatro, non avrei mai immaginato di fare cinema e non mi sarei mai aspettato tutto quel successo, quell’attenzione… Nei miei sogni, sogni semplici da adolescente, è vero, pensavo spesso al successo, ma non in quella misura. E però desideravo, avevo tanto desiderato – nei miei sogni – di farcela che, quando è arrivato il boom del film, il confine tra realtà e fantasia è stato molto sottile.”
Altro film, “Nemmeno in un sogno”: questo, forse, è da dimenticare.
“Assolutamente no. Lo rifarei. Avevo un bel feeling con il regista, Gianluca Greco. Un’esperienza molto utile.”
“Un amore perfetto”…
“Divertente. Eravamo tutti ragazzi. E ho stretto amicizie simpatiche.”
“Amnésia”…
“Qui ho realizzato un altro sogno, girare con uno dei miei registi preferiti, un grande:Salvatores. Mi ha insegnato tanto.”
E il musical “Aggiungi un posto a tavola…”
“Una scelta, direi, bella e coraggiosa, controcorrente. Non avevo mai cantato…
Perciò sono molto grata a grandi personaggi dello spettacolo come Garinei, il regista Landi, il maestro Trovajoli, per la pazienza e l’attenzione che mi hanno dedicato, aiutandomi a crescere.”
E infine la fiction “Augusto”…
“Ho avuto un piccolo ruolo ma importante, la moglie di Augusto… La felicità è stata lavorare a fianco di grossi comi e grandi artisti come Peter O’ Toole e Charlotte Rampling.”
Un bilancio, in due parole?
“Voglio fare ancora teatro, tanto teatro, e studiare, studiare, studiare, mille volte vorrei ripetere studiare…Senza studiare non si arriva da nessuna parte.”
Con idee ferme, rigorose: ho letto anche di una certa contrarietà ai nudi, ai
calendari.
“Non ho nessun giudizio negativo non mi permetto su chi li fa. Io sono convinta
che il nudo debba essere giustificato, può essere accettabile in una storia, con una motivazione, non come un semplice pretesto per mostrarsi, esibirsi. Le foto che appaiono su Capital sono le più ardite che abbia mai fatto. Ma non sono nuda.”
Alla radice del rifiuto cosa c’è? Il pudore?
“Il pudore certo. Non mi piacerebbe sapere che una mia foto nuda fosse appesa
all’interno di un camion o di un bar… Ma seguo anche i buoni consigli di mia mamma, che dice: “tu ormai sei maggiorenne e puoi fare quello che vuoi, però tesoro, stai coperta, per favore… così non prendi freddo!” La trovo una raccomandazione ironica, fantastica.”
Ma com’è questa Martina indipendente e ribelle, che però segue anche i consigli di mammà? Si descriva con pochi aggettivi…
“ Ecco una domanda difficile. Per quel che so: impulsiva, passionale, sincera… no,
diciamo vera più che sincera: ecco, sì, sono una ragazza vera. Un po’ malinconica anche. E positiva.”
E la vita sentimentale? Le sono stati attribuiti undici, quindici fidanzati finora…
“Ho letto anch’io. E molti dei miei presunti partner neanche li conosco, o appena di
nome! Esagerazioni, esagerazioni. Io ho avuto solo tre storie: un ragazzo del mio paese, Marco, il primo amore, un bravo figlio… Poi Valentino Rossi e infine Lapo.”
Cosa ha rappresentato Valentino Rossi, nella sua vita?
“Una bella storia, con un ragazzo semplice, caro. E siamo ancora amici.”
Una volta lei ha detto che le piacciono, istintivamente, i ragazzi un po’ sfigati. Ma
Rossi ed Elkann non sembrano proprio giovani sfigatelli, al contrario.”
“Sfigati forse non è il termine esatto. Però, un po’ è vero. E’ un fatto di sensibilità, presumo: mi attraggono i perdenti, quelli che hanno problemi, insuccesso. Mi coinvolge la debolezza, quando è palese, manifesta… Forse anche per istinto di solidarietà.”
Parliamo di Lapo?
“Veramente ci siamo proposti tutti e due di parlare il meno possibile della nostra
storia.”
Una storia però che dura ormai da molti mesi ed è eclatante, siete una delle
coppie più inseguite dai giornali.
“Non calcolo i tempi, forse sì, quasi un anno. Vogliamo essere liberi e non ci
nascondiamo, tutto qui…”
Nascondervi? Avete anche le vostre iniziali tatuate nei polsi.
“Non mi sembra né giusto né corretto parlare dei nostri fatti privati.”
E io non posso non chiederle com’è, Lapo. E’ vero che vi siete conosciuti a un ricevimento per la presentazione di un’auto Fiat?
“Sì. Ma ripeto: non mi va di parlarne, non solo adesso, ma in qualsiasi occasione.
Non stiamo chiusi in casa, ci vediamo, siamo liberi. Che gli altri scrivano quello che vogliano, spero correttamente.”
Che cosa l’ha conquistata, di Lapo?
“L’energia. Ci siamo trovati subito, come si dice, a pelle. Non sono stata io a
conquistare lui, è stato lui a conquistare me. E’ importante. Io non voglio essere considerata la fidanzata di… Tengo alla mia identità.”
Progetti di matrimonio? Di figli?
“Ma per carità. Non ci penso proprio, ora. Certo, in futuro ci sarà un matrimonio e ci saranno dei figli. Ma per ora mi sento più figlia che madre.”
Lei è gelosa?
“Sì e no. Alla fine, mi accorgo di essere gelosa di piccole cose, posso fare anche
qualche piccola e buffa scenata, ma non si tratta di cose importanti.”
Una trasgressione si può perdonare?
“Ma sì. Se non c’è spessore…”
Questo vuol dire anche il diritto a essere, eventualmente, perdonata?
“Però io sono fedele, quando sono innamorata.”
Lei mi ha detto di non conoscersi a fondo, ancora… Ci sono insicurezze?
“Non direi. Mi sento forte. Ma a volte sono confusa, soprattutto per il mio lavoro, per
capire ciò che veramente mi piace e ciò che no. Forse sono stati d’animo tipici della mia età. Emozioni.”
Le capita di aver paura di scoprire cosa c’è, nel profondo?
“Assolutamente no. Nessuna paura. Sono certa di scoprire solo tendenze positive. Mi sento felice. Perchè il successo non mi ha cambiato affatto. Cerco di essere umile, di stare attenta alla realtà, che spesso è aspra. E di capire. E vorrei trasmettere agli altri serenità e semplicità.”
cesare@lamescolanza.com
Capital aprile 2004