Mondadori vola, il mercato premia lo scorporo dell’area Libri

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mondadoriIl titolo Mondadori prende il volo a Piazza Affari: alle ore 11:10 saliva dell’11, 70% a 0,816 euro e toccando un top intraday a quota 0,819 euro, dopo che ieri a mercati chiusi il cda di Arnoldo Mondadori Editore ha approvato la costituzione della nuova Mondadori Libri, società interamente controllata dalla casa editrice di Segrate in cui verranno conferite le attività editoriali e di distribuzione esercitate nell’ambito dell’area Libri, con le relative attività, passività e i rispettivi rapporti contrattuali.
In dettaglio, nel perimetro della società verranno comprese anche le partecipazioni nelle società editrici di libri nei settori trade, arte e scolastica, vale a dire il 100% di Edizioni Piemme, Giulio Einaudi editore, Mondadori Education, Mondadori Electa, Sperling & Kupfer Editori e il 50% di Harlequin Mondadori, oltre che il 34,91% di Mach 2 Libri. Un’area, quella Libri, che al 30 settembre ha registrato ricavi per 238,9 milioni di euro, un ebitda di 35,8 milioni e un ebit di 33,7 milioni.
L’obiettivo è infatti quello di creare una struttura societaria che consenta di cogliere le eventuali opportunità di partnership e aggregazioni industriali per lo sfruttamento di economie di scala e di scopo. In ogni caso, non comporterà alcuna modifica del profilo complessivo delle attività e delle caratteristiche operative del gruppo e la razionalizzazione sarà effettiva a partire dal prossimo primo gennaio, con la formalizzazione del conferimento prevista entro la fine dell’anno.
Gli analisti di Kepler Cheuvreux (rating hold e prezzo obiettivo a 0,75 euro confermati sul titolo Mondadori) hanno accolto con favore tale mossa che permette al gruppo editoriale di valorizzare la leadership nel settore, con una quota di mercato in Italia pari al del 27%, rispetto all’11,7% di Rcs, al 9,5% di Gem, al 6,3% di Giunti, al 5% di Feltrinelli e al 2% di De Agostini.
“Noi valutiamo positivamente un consolidamento nel mercato italiano dei libri, dato che negli ultimi due anni ha sofferto un calo del 13,8% ed è tuttora troppo frammentato. Inoltre, una razionalizzazione permetterebbe di fronteggiare meglio la crescente concorrenza di alcuni player internazionali come Amazon o, più in generale, la nuova sfida nel mondo degli e-book”, ha spiegato Kepler Cheuvreux, ricordando l’intenzione del governo italiano di ridurre l’iva sui libri elettronici dal 22% al 4%.
“La notizia rappresenta uno step in avanti nel processo di ristrutturazione di Mondadori. Una partnership consentirebbe di ottenere sinergie significative ed eventualmente la newco che si realizzerebbe potrebbe essere aperta a nuovi soci per considerare un processo di quotazione. Vedremmo positivamente una potenziale integrazione con la divisione libri di Rcs”, ha aggiunto Mediobanca Securities (neutral e prezzo obiettivo a 1,31 euro).
Tra i possibili partner, le ultime indiscrezioni citano proprio Rcs Libri e Feltrinelli. Infine, anche secondo gli analisti di una primaria casa d’affari, visto l’andamento negativo del mercato libri, ulteriori efficienze o aggregazioni potrebbero avere impatto positivo, anche se Mondadori è più probabilmente polo di aggregazione.

di Serena Berici Milano Finanza