Mondo dei media

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giornali editoriaIn Gazzetta Ufficiale il fondo straordinario per l’editoria. Da ieri è operativo il Fondo straordinario per l’editoria istituito dalla Legge di stabilità per il 2014, ask dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del presidente del consiglio dei ministri con il quale sono state ripartite le risorse per gli interventi di sostegno al settore. Le misure a disposizione delle imprese editoriali riguardano gli investimenti in innovazione tecnologica e digitale, anche per imprese di nuova costituzione, gli incentivi alla nuova occupazione e il sostegno agli ammortizzatori sociali. Tra le varie misure, circa 7 milioni e mezzo di euro sono destinati al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese: i finanziamenti bancari per investimenti in innovazione tecnologica e digitale saranno assistiti dalla garanzia pubblica, rendendo così più facile per le imprese l’accesso al credito e migliori le condizioni ottenibili. Ancora, 11 milioni di euro sono poi stanziati per promuovere nuove assunzioni di giornalisti: lo stato si fa carico di tre anni di contribuzione previdenziale per i contratti a tempo indeterminato e del 50% della contribuzione previdenziale per i nuovi assunti a tempo determinato. Il decreto prevede ulteriori meccanismi per incentivare la trasformazione delle posizioni a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Due milioni di euro sono destinati, infine, al sostegno degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione guadagni straordinaria e contratti di solidarietà) gestiti dall’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani.
News Corp, sale il fatturato del primo trimestre ma cala la pubblicità. Il colosso dei media del magnate australiano Rupert Murdoch ha riportato risultati superiori alle attese nel primo trimestre fiscale grazie ai libri e ai siti di annunci immobiliari. In generale i profitti sono saliti a 65 milioni di dollari dai 27 mln dello stesso periodo dell’anno scorso e il giro d’affari è aumentato del 4% a 2,15 miliardi di dollari, in entrambi i casi meglio di quanto avevano previsto gli analisti. A dare un impulso positivo ai conti sono state le attività nell’editoria libraria, che genera il 19% del fatturato totale del gruppo: le entrate sono salite del 24% a 406 milioni di dollari trainate dai marchi HarperCollins e Amplify Learning (+56% a 42 milioni). Simile incremento hanno conosciuto anche i ricavi dai servizi digitali sull’immobiliare. La stampa quotidiana e periodica, fra la quale anche il Wall Street Journal e le attività online, ha invece visto le entrate diminuire del 3%.
Cbs in streaming con l’app dedicata. È stata lanciata ieri l’applicazione per vedere in streaming su internet i programmi di Cbs: una piattaforma indipendente che consente di guardare i prodotti della tv pagando un canone mensile e senza dover essere già abbonati alla tv via cavo o satellitare. Si chiama Cbsn, si potrà vedere anche sul sito CBSNews.com, sul sito mobile, sulla Fire tv di Amazon e su Roku.
Warner Music entra in SoundCloud. L’etichetta discografica metterà a disposizione parte del proprio catalogo sul servizio condivisione di musica. Warner è la prima major a stringere un accordo con SoundCloud, già utilizzato ampiamente, invece, dai musicisti e dalle etichette indipendenti per far conoscere la loro musica. Da questa estate SoundCloud ha cominciato a visualizzare pubblicità per monetizzare la propria attività e suddivide i ricavi con le etichette con cui ha accordi. Warner dovrebbe anche entrare nella società con una quota del 3/5%.
Benedetti italiani! di Alberto Toscano su Amazon. Il libro di Alberto Toscano, il celebre giornalista italiano trapiantato a Parigi e collaboratore di ItaliaOggi, sbarca su Amazon, sia in versione Kindle (a 5,99 euro) che cartacea (a 16,40 euro). Benedetti italiani! passa in rassegna le passioni, le speranze e i cliché dello Stivale. Si tratta della versione in italiano (Della Porta Editori) di Sacrés Italiens, il libro edito da Armand Collin del gruppo Hachette, e osannato da Le Figaro, che ha raccontato gli italiani ai francesi.
Fox News vince le elezioni in Usa. Fox News, come i repubblicani, ha vinto le elezioni americane di medio termine. Il canale tv, parte della galassia controllata da Rupert Murdoch, ha conquistato la maggior parte dell’audience statunitense della tv via cavo e ha avuto la meglio su tutte le trasmissioni della serata. Lo ha fatto nonostante la poca affluenza alle urne e lo scarso interesse per le dirette tv dedicate alle elezioni. Fox News è stata la rete televisiva più seguita negli Stati Uniti con 6,6 milioni di spettatori contro i 5,4 milioni di Cbs, arrivata seconda. Nel 2010, ultimo anno in cui i repubblicani vinsero nettamente alle elezioni di midterm, il canale era stato seguito da 300 mila persone in più, riuscendo comunque ad arrivare primo. Nel segno della profonda assenza di interesse per questa tornata elettorale, anche le altre emittenti televisive hanno registrato un sostanziale calo degli ascolti rispetto a quattro anni fa. Cnn e Msnbc hanno registrato entrambe il 13% in meno rispetto il 2010.
Eurosport, più tennis con il Torneo Atp di Stoccarda. L’emittente trasmetterà il torneo in esclusiva in Europa (con l’eccezione della Germania). L’accordo comprende i diritti televisivi e digitali per le prossime tre edizioni del torneo conosciuto anche come MercedesCup, dall’edizione 2015 fino a quella del 2017 compresa. Il prossimo anno si disputerà dal 6 al 14 giugno 2015. Oltre a tre tornei del Grande Slam, Eurosport trasmette alcuni dei tornei Atp e Wta su diverse superfici: fra queste, il cemento di Doha, la terra rossa di Norimberga, l’erba di Nottingham e i tornei indoor a Linz e in Lussemburgo. L’Atp di Stoccarda si giocherà sull’erba del nuovo Centre Court del Tennis Club Weissenhof, ufficialmente inaugurato ieri da Tommy Haas, vincitore di 15 tornei Atp.
A Mondadori Store il premio «Insegna dell’anno» per le librerie. Mondadori Store è stata premiata come «Insegna dell’Anno Italia 2014-2015». Il premio è stato istituito nei Paesi Bassi nel 2003 e successivamente introdotto con il nome di «Retailer of the Year» anche in Belgio, Italia, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Austria e Lussemburgo. La prima edizione di «Insegna dell’Anno Italia 2014-2015» è stata promossa da Q&A Research & Consultancy e SEIC – Studio Orlandini.

Si fa in tre la libreria Rizzoli che ha da poco riaperto i battenti in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Non tanto perché disposta su tre piani, quanto piuttosto perché a ogni piano corrispondono spazi per un target preciso di lettori: a livello strada novità e best-seller per chi entra nel punto vendita e ha poco tempo a disposizione, a quello inferiore l’assortimento completo per i cosiddetti «lettori forti» e al piano rialzato quello dei bambini e dei ragazzi (con tanto di giochi in vendita).
Ma la nuova Rizzoli (in Galleria dal 1949) riscopre anche la figura storica dei librai, che conoscono singolarmente i propri clienti e sanno consigliare pure quelli che frequentano meno le librerie. Insomma, «un luogo dove passare del tempo», spiega Laura Donnini, a.d. di Rcs Libri, «tra arredi che sono comodi e di design made in Italy, candele, vasi di fiori e profumi d’ambiente».
Domanda. Sembra quindi un ambiente ideale, senza nessuna mancanza…
Risposta. A dir il vero, in controtendenza rispetto ad altre insegne, abbiamo preferito non inserire un angolo per la ristorazione né la vendita di elettronica di consumo. In generale, la presenza del digitale nel negozio è limitata a otto videowall su cui compaiono consigli per la lettura e i programmi degli eventi ospitati come incontri con gli autori o conversazioni su temi specifici.
La scelta di base è che Rizzoli Galleria rappresenti un ambiente caldo e familiare dove, non a caso, nella sala dell’Ottagono predomina il legno di ciliegio rosso come quello dell’altra nostra storica libreria a New York, che riaprirà la prossima primavera.
D. Ambiente caldo e familiare anche se spesso i clienti vanno di corsa?
R. A ogni piano corrisponde una funzione. Il piano terra, per esempio, è costruito proprio in modo da attirare dall’esterno i passanti di fretta, grazie alle ampie vetrine che permettono di vedere l’allestimento interno. Dove subito all’ingresso c’è un tavolo con la superficie in vetro che mette in evidenza le novità. Sugli scaffali, per maggior comodità, i libri sono disposti in ordine alfabetico o secondo collane. Uno spazio è riservato a case editrici come Sellerio e Adelphi, tra le più ricercate per marchio. Subito dopo l’ingresso, c’è la sala dell’Ottagono con i volumi illustrati, in italiano e inglese, su moda, arte e cultura che richiamano molti turisti. È al piano inferiore che esplode la ricchezza del nostro assortimento, in tutto oltre 40 mila volumi, pensato soprattutto per chi legge molto e sa cosa cercare. Per loro ci sono aree dove sedersi e sfogliare i volumi prima di comprare, così come i tavoli sono ideazioni con ruote di biciclette al posto delle gambe, facili da spostare per creare spazi per gli eventi. Anche l’illuminazione è stata curata per esaltare le volte del soffitto e dare una percezione di spazio.
D. Non avete pensato ai bambini, che sono uno dei pochi segmenti di lettori italiani in aumento?
R. A loro e ai ragazzi è riservata il terzo ambiente al piano superiore, un intero piano a sé in modo che abbiano tutto a loro misura. Dai tavoli bassi alle poltroncine, comprendendo pure una sedia rossa che rappresenta una sorta di tana dove rifugiarsi. Qui ci sono sia i libri che figli e genitori comprano di solito insieme sia quelli che spesso sono i più piccoli a volere, perché legati a singoli personaggi o eroi che già conoscono.
D. In base a cosa si scelgono oggi libri? Gli autori? L’argomento?
R. Soprattutto in base all’autore. Se non ce n’è uno conosciuto, è la copertina a far propendere o meno per l’acquisto, dopo vengono titoli e la quarta di copertina. Ma anche per chi non sa cosa vuole abbiamo una squadra di 20 librai, veri librai e non commessi, che sanno consigliare andando oltre le classifiche dei titoli più venduti. Sono quelli che stupiscono anche i clienti più assidui perché ne conoscono bene i gusti.

«Abbiamo avviato nuove trattative per ulteriori acquisizioni. Proseguiamo nel piano di espansione di Triboo media, visto che il digitale sta vivendo una fase interessante e noi puntiamo a realtà già conosciute o a start-up dalle buone previsioni di crescita», spiega a ItaliaOggi Alberto Zilli, a.d. del gruppo specializzato in editoria e pubblicità online di cui fanno parte, per esempio, i portali Leonardo.it, Pmi.it e Html.it. Di recente la società quotata sul listino Aim di Piazza Affari dallo scorso 11 marzo ha acquisito la testata, il database e gli asset digitali di Wall Street Italia, testata internet fondata nel 1999 da Luca Ciarrocca (che rimane come responsabile), che ha all’attivo un milioni di visite al mese e 5 milioni di pagine viste. Mentre a metà dello scorso settembre è stata conclussa un’altra operazione, l’acquisizione del 51% della start-up Mediaprime, cui fa capo la community su Facebook Roba da donne con un milione di utenti al mese e 6 milioni di pagine visitate. Complessivamente, il network di Triboo media comprende oggi oltre 2.200 siti, seguiti da 14 milioni di utenti unici con 360 milioni di pagine viste. Nei primi sei mesi di quest’anno, il fatturato consolidato è stato pari a 14,1 milioni (+31%) con un ebitda pari a 2,1 mln giù dell’1% (quello pro forma è pari a 2,8 mln su del 32%, non considerando la quotazione e l’acquizione di Html.it). L’utile netto è di 887 mila euro giù del 43% (il dato pro forma è a 1,6 mln, +3%).
«Uno degli obiettivi dichiarati della quotazione è stato proprio reperire risorse finanziarie per accelerare la nostra crescita», sottolinea l’a.d. di Triboo media. «Interessati anche ai media di carta come altri gruppi web? No, rimaniamo digitali e verticali. E’ vero che il digitale ha subito un ritardo che non si aspettava» a causa della crisi del mercato e della pubblicità, «ma è un settore che fa meglio degli altri e noi lo cavalchiamo grazie ai nostri modelli tecnologici che ci permettono di creare format di advertising che si adattano a ogni tipo di schermo». Il risultato? «Offerta semplificata e minori costi a carico dei nostri clienti», conclude Zilli.

Gruppo Espresso – Divisione Digitale e Innogest Sgr lanciano insieme REinventures per finanziare e sviluppare le start-up del settore digitale. Grazie all’accordo tra il fondo di venture capital e il gruppo editoriale di Repubblica, REinventures offrirà alle start up selezionate risorse finanziarie unite alla visibilità sui media e alle competenze specifiche per lo sviluppo di prodotti e servizi digitali innovativi. Innogest Sgr contribuirà, in particolare, alla creazione di occasioni di business per le start-up, al reperimento di capitali esteri e a sviluppare la squadra manageriale.
REinventures dispone di una prima dotazione di 10 milioni di euro da investire in cinque anni, mentre la sua strategia d’investimento prevede l’individuazione di opportunità in settori diversificati e a diversi stadi di sviluppo, dal cosiddetto «early stage» fino al «late stage».
«Assistere imprenditori nel passaggio da un’idea o da una piccola azienda verso una dimensione da player globale è un’impresa ardua», ha dichiarato Claudio Giuliano, managing partner di Innogest. «Fare accadere crescite straordinarie fuori da Usa, Cina e pochi altri ecosistemi virtuosi al mondo è ancora più difficile. Occorrono capitali, competenza industriale, network di persone rilevanti. Se un primario gruppo come Espresso si mette in gioco con la forza delle proprie competenze oltre che della propria dimensione, e si allea con l’operatore italiano più rilevante nel panorama del venture capital, allora stiamo andando nella direzione di fornire a imprenditori e start-up le risorse adeguate per fare un percorso di eccellenza e competere nell’arena globale».
Nel dettaglio, con la propria attività digitale il gruppo Espresso vuole garantire ai propri grandi brand una presenza di assoluta eccellenza, dispiegandoli su tutte le piattaforme a più alto potenziale, fornendo servizi e prodotti per pc, mobile, tablet e net tv. Mentre Innogest è tra i principali operatori italiani nel venture capital: dal 2007 ha investito in 25 imprese high-tech italiane. Gestisce oggi oltre 160 milioni di euro, dedicati a investimenti in start-up e pmi innovative nelle diverse fasi.

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