Publicis acquista Sapient per 3, 7 miliardi di dollari. Dopo il mancato accordo con Omnicom, la francese Publicis, terza agenzia pubblicitaria mondiale, si consola comprando per 3,7 miliardi di dollari (circa 2,96 miliardi di euro) la statunitense Sapient, specializzata nella pubblicità digitale. L’operazione, approvata all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le società, è stata annunciata a pochi giorni dalla prevista presentazione da parte di Publicis di un nuovo piano industriale focalizzato soprattutto sulla crescita nella pubblicità digitale, segmento attualmente dominato da Google e Facebook. Per Publicis l’acquisto di Sapient è solo l’ultima di una serie di transazioni, di dimensioni anche rilevanti, nel segmento delle aziende pubblicitarie digitali. Nel 2012 il gruppo francese ha infatti sborsato oltre 500 milioni di dollari (circa 400 mln di euro) per rilevare l’olandese LBi International, nel 2011 575 milioni di dollari (circa 460 mln di euro) per la statunitense Rosetta Marketing e nel 2007 1,3 miliardi (1 mld di euro) per Digitas, società con sede a Boston.
Jovane, i ricavi pubblicitari di Rcs in Spagna crescono a due cifre. «Una cosa che ci sta colpendo positivamente è la ripresa del mercato in Spagna che ha un riflesso sui nostri numeri». A sostenerlo è stato ieri l’a.d. di Rcs Pietro Scott Jovane all’inaugurazione a Milano della rinnovata libreria Rizzoli all’interno della Galleria Vittorio Emanuele, annunciando che nel terzo trimestre i ricavi lordi della raccolta pubblicitaria «crescono a doppia cifra», un risultato «un po’ al di sopra delle nostre aspettative». «La Spagna pesa per quasi un terzo sul nostro business», ha aggiunto, «e quindi non è indifferente. È un segnale importante. Ha un peso significativo sul consolidamento del gruppo che aiuta a mantenere la traiettoria». Per quanto riguarda in particolare la situazione italiana la raccolta pubblicitaria resta «difficile: non abbiamo visto né miglioramenti né peggioramenti», anche nel terzo trimestre però, ha sottolineato Jovane, «il gruppo è riuscito ad essere meglio della media del mercato». Sul fronte radio, invece, l’a.d. ha rivelato che sono «più di due» le offerte arrivate a Rcs per la cessione delle radio 105, Virgin e Montecarlo, sia dall’Italia sia dall’estero.
D’Adda lascia i Periodici San Paolo. Maurizio D’Adda, direttore generale dei Periodici San Paolo, editore tra l’altro di Famiglia Cristiana, BenEssere, Credere, il Giornalino, G Baby, lascia l’azienda nella quale era entrato nel gennaio 2012. Una decisione assunta «consensualmente», per la quale don Sante Sabatucci, amministratore unico dei Periodici San Paolo e delle aziende editoriali della San Paolo in Italia, si è dichiarato «molto dispiaciuto». Ad assumere il ruolo di d.g. sarà lo stesso Don Sabatucci.
Tranquilli e De Carli entrano in Viacom. Nuovi ingressi ai vertici di Viacom International Media Networks Italia. L’azienda guidata da Andrea Castellari, amministratore delegato di Italia, Medio Oriente e Turchia, ampia il proprio organico con l’arrivo di Giuliano Tranquilli, nuovo responsabile del Brand Mtv (in sostituzione di Antonella Di Lazzaro, che lascia l’azienda), e di Giulia De Carli, nuovo vicepresident per l’area trade marketing & brand solutions della concessionaria pubblicitaria.
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