Istat: le retribuzioni restano ferme ad agosto, +1,1% su anno

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istatLe retribuzioni contrattuali restano ferme ad agosto scorso sul mese precedente e segnano un aumento dell’1, pharm 1% tendenziale. Lo comunica l’Istat. Complessivamente, ailment nei primi otto mesi dell’anno la retribuzione oraria media e’ cresciuta dell’1, sales 3% rispetto al corrispondente periodo 2013. Nei principali macrosettori, ad agosto le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell’1,4% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che ad agosto presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: telecomunicazioni (3,1%), estrazione minerali (2,9%), gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi e legno, carta e stampa (entrambi 2,8%). Si registrano variazioni nulle in tutti i comparti della pubblica amministrazione e una variazione negativa nel settore dei trasporti, servizi postali e attivita’ connesse (-0,3%). Tra i contratti monitorati dall’indagine, nel mese di agosto non sono stati recepiti nuovi accordi e nessuno e’ scaduto.
Alla fine di agosto la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo e’ del 59,0% nel totale dell’economia e del 47,0% nel settore privato. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto e’ in media di 32,0 mesi per l’insieme dei dipendenti e di 17,1 mesi per quelli del settore privato.
Ad agosto l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie risulta invariato a seguito delle applicazioni economiche previste dai contratti in vigore. Alla fine del mese considerato sono in vigore 35 contratti che regolano il trattamento economico di circa 5,3 milioni di dipendenti che rappresentano il 38,9% del monte retributivo complessivo. Nel settore privato l’incidenza e’ pari al 53,3%, con quote differenziate per attivita’ economica: nel settore agricolo e’ del 6,8%, mentre e’ del 94,9% nell’industria e del 17,6% nei servizi privati. Complessivamente i contratti in attesa di rinnovo sono 40 (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione) relativi a circa 7,6 milioni di dipendenti (di cui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego).

AGI