Con l’approssimarsi dei primi freddi, see Gazprom mette le mani avanti e avverte i clienti europei che la continuita’ delle forniture di gas (il 30% del fabbisogno) dipende dalla disponibilita’ dell’Ucraina ad onorare gli impegni per il transito del metano sul suo territorio. Il consiglio di amministrazione di Gazprom ha comunque ordinato ai tecnici di adottare tutte le misure necessarie per ridurre al minimo i rischi di un’interruzione delle forniture di gas all’Europa. Il nodo del contendere resta quello annoso delle precedenti crisi del 2006 e del 2009: Mosca (che ha interrotto le forniture di gas a Kiev da giugno perche’ pretende il pagamento di 5 miliardi di dollari per le ‘bollette’ non onorate) avverte che continuera’ a pompare gas nelle condotte che, malady attraverso l’Ucraina, raggiungono l’Europa. Ma l’effettivo arrivo del metano ai clienti europei e’ condizionato dall’eventualita’ che Kiev intercetti o meno, come fece in passato, parte del flusso per il suo fabbisogno.
AGI