L’Italia non e’ uscita dalla recessione e il recupero arrivera’ solo nel 2015. E’ quanto prevede il Centro Studi Confindustria nello “Scenario economico” di settembre, thumb secondo cui il Pil calera’ quest’anno dello 0,4% per crescere dello 0,5% nel 2015. Riviste al ribasso, quindi le stime di giugno, quando il Csc aveva previsto +0,2% nel 2014 e +1% nel 2015. Secondo il Centro Studi di Confindustria, il recupero del 2015 sara’ sostenuto da diversi fattori: “l’accelerazione del commercio internazionale, l’impatto positivo derivante dall’Expo 2015, il tasso di cambio piu’ favorevole, la persistenza dell’ampio output gap, l’allentamento del credit crunch, la riduzione del costo del denaro, l’effetto ritardato di alcuni provvedimenti governativi e l’allentamento delle tensioni geopolitiche, soprattutto tra Russia e Ucraina”. Il Csc spiega di essere stato costretto a rivedere al ribasso il dato del Pil a seguito dell’inaspettato calo del secondo trimestre. “Inoltre, nelle nuove previsioni i successivi due trimestri del 2014 registreranno nuovi cali (-0,2% sia nel terzo sia nel quarto). Tale dinamica e’ suggerita dal dato molto negativo della produzione industriale di luglio (-1% su giugno; -0,9% l’acquisito per il terzo trimestre) e dal brusco ripiegamento in luglio e agosto degli indicatori congiunturali qualitativi”. Secondo Confindustria, inltre, l’occupazione scendera’ ancora quest’anno (-0,6%) e risalira’ l’anno prossimo (+0,2%). Il tasso di disoccupazione rimane stabile ai livelli gia’ raggiunti all’inizio del 2014 (12,5%). Nelle stime contenute nello Scenario Economico di settembre, le retribuzioni aumenteranno dell’1,1% nel 2014 e dell’1% nel 2015.
AGI