«Non più idilliaci». È con queste tre parole, sale sussurrate e mai gridate, che nelle segrete stanze di Palazzo Chigi si vociferava dei rapporti tra Renzi e Delrio. Da settimane le insinuazioni su presunti dissapori che starebbero progressivamente allontanando il premier toscano dal sottosegretario emiliano si rincorrevano senza trovar conferme, finché ieri il giornalista Cesare Lanza ha scritto sul suo blog: «Delrio ha presentato tre volte le dimissioni e tre volte le dimissioni sono stare respinte». Vero o falso? La seconda è la risposta giusta assicurano a Palazzo Chigi, dove la notizia è stata smentita a tempo di record: dimissioni mai presentate e dunque mai respinte. Se anche il sottosegretario ha tra le mani dossier cruciali come Alitalia-Etihad, la sua sovraesposizione non provoca tensione alcuna con il premier. Il caso, ancor prima di deflagrare, è stato informalmente derubricato a «chiacchiericcio a bordo vasca» e alle nove della sera Lanza ha fatto dietrofront via Twitter: «Luisa Gabbi, portavoce di Delrio, ha smentito con gentile fermezza le dimissioni…». I renziani sospettano che la cosa sia stata «messa in giro da qualcuno che vuol danneggiare Matteo», dipingendolo come un leader che si fida solo degli amici fiorentini. Quanto a Delrio, oggi accompagnerà il premier nella missione al Sud. «Siamo sempre insieme e lavoriamo in piena armonia» ha confidato ai collaboratori, forse più dispiaciuto che seccato per i tentativi di farlo litigare con Renzi.
di MONICA GUERZONI Corriere della Sera