In Libreria
Charlotte Brontë
SHIRLEY
(traduzione di Fedora Dei / collana Le Strade / pp. 680 / euro 16.50)
Ritorna in una nuova edizione uno dei capolavori della letteratura inglese dell’Ottocento, doctor assente da oltre vent’anni dagli scaffali. Dopo il successo di Villette, la casa editrice continua la pubblicazione di tutte le opere della Brontë, mandando in libreria uno dei romanzi fondamentali nella sua produzione letteraria, ma ancora poco noto al grande pubblico. «Non so se hai mai letto libri in inglese. Se è così, allora posso raccomandarti calorosamente Shirley di Currer Bell, autore di un altro romanzo, Jane Eyre. È bello come i dipinti di Millais o Boughton o Herkomer. L’ho trovato a Princenhage e l’ho letto in tre giorni». Lettera di Vincent van Gogh al fratello Theo, 15 agosto 1881.
Il libro Yorkshire, inizio Ottocento. Shirley, giovane donna ricca e caparbia, si trasferisce nel villaggio in cui ha ereditato un vasto terreno, una casa e la comproprietà di una fabbrica. Presto fa amicizia con Caroline, orfana e nullatenente, praticamente il suo opposto. Caroline è innamorata di Robert Moore, imprenditore sommerso dai debiti, notoriamente spietato con i dipendenti e determinato a ristabilire l’onore e la ricchezza della sua famiglia minati da anni di cattiva gestione. Pur invaghito a sua volta della dolce Caroline, Robert è conscio di non poter prenderla in moglie: la ragazza è povera, e lui non può permettersi di sposarsi solo per amore. Così, mentre da una parte Caroline cerca di reprimere i suoi sentimenti per Robert – convinta che non sarà mai ricambiata –, dall’altra Shirley e il suo terreno allettano tutti gli scapoli della zona. Ma l’ereditiera prova attrazione per un insospettabile…
Shirley si inserisce nel grande filone del romanzo sociale inglese di inizio Ottocento: i suoi personaggi vivono gli avvenimenti storici dell’epoca – le guerre napoleoniche e le lotte luddiste – facendo i conti con le contraddizioni del progresso industriale e offrendo spunti di riflessione sul lavoro, sul matrimonio e sulla condizione della donna.
Dopo la riproposta di Villette, continuiamo la pubblicazione dell’opera di Charlotte Brontë con Shirley, capolavoro meno noto, ma ugualmente entusiasmante. Secondo romanzo dell’autrice dopo Jane Eyre, questo libro ha decretato il definitivo passaggio di Shirley da nome maschile a nome tipicamente femminile.
«Leggiamo Charlotte Brontë non per la squisita osservazione del personaggio, non per la commedia, non per una visione filosofica della vita, ma per la poesia. Probabilmente accade con tutti gli scrittori che, come lei, hanno una personalità travolgente… loro devono solo aprire la porta per farsi sentire. In loro c’è una ferocia indomita perennemente in guerra con l’ordine accettato delle cose». Virginia Woolf
Charlotte Brontë (1816-1855) è una delle maggiori personalità della letteratura inglese dell’Ottocento. Sorella delle scrittrici Anne ed Emily Brontë, compì studi irregolari e si dedicò quindi all’insegnamento. I suoi romanzi, dal celebre Jane Eyre al più tardo Villette, ottennero un clamoroso successo che dura tuttora.
Thomas Hardy
NEL BOSCO
Ritorna in nuova edizione uno dei capolavori della letteratura inglese di fine Ottocento. Forse il romanzo più struggente tra quelli di Hardy, per intensità espressiva e sentimentale. Qui la natura, più che essere “protagonista”, è legata indissolubilmente alla vita dell’uomo: le passioni, gli amori dei protagonisti, avvengono nel respiro segreto degli alberi e degli animali del bosco. È il racconto commovente della storia d’amore di un ragazzo di paese, Giles Winterborne, e della giovane Grace Melbury, che di ritorno dall’università preferisce un matrimonio d’interesse che la farà entrare nell’alta società, allontanandosi dalla vita di campagna.
In questo volume Thomas Hardy contrappone due modelli di vita: l’esistenza semplice e dignitosa dei boscaioli e dei contadini e quella raffinata e artificiosa dei personaggi di alto lignaggio. Il contrasto è inevitabile ma profondo e la giovane Grace è il punto di luce e di improvviso ardore tra gli uni e gli altri, tra la felicità e la disperazione.
Charlotte Brontë
SHIRLEY
«Non so se hai mai letto libri in inglese. Se è così, allora posso raccomandarti calorosamente Shirley di Currer Bell, autore? di un altro romanzo, Jane Eyre. È bello come i dipinti ?di Millais o Boughton o Herkomer. L’ho trovato a Princenhage e l’ho letto in tre giorni, anche se è un volume piuttosto grande», così scrive, in una lettera al fratello Theo, Vincent van Gogh.
Un grande classico ora riproposto in una nuova edizione, Shirley s’inserisce nel filone del romanzo sociale inglese d’inizio Ottocento. Charlotte Brontë cala i suoi personaggi negli avvenimenti storici dell’epoca mostrando, tra le guerre napoleoniche e le lotte operaie, le contraddizioni del progresso industriale e facendo riflettere le due protagoniste femminili sulla condizione della donna, sul lavoro, sul matrimonio.
Jonathan Carroll
MELE BIANCHE
Tra curiose metafore e rivelazioni illuminanti, Mele bianche, il romanzo più apprezzato di Jonathan Carroll, alterna momenti di puro divertimento ad altri di agghiacciante terrore: un romanzo cult, che continua a essere considerato uno dei libri più originali del XXI secolo.
Il protagonista Vincent Ettrich ha poco tempo. È morto ma è stato riportato in vita per salvare suo figlio dalle forze del caos che vogliono evitare che nasca. Perché il figlio di Vincent, ancora solamente un feto, è destinato a essere il salvatore dell’universo. Uno dei più affascinanti e originali romanzi degli ultimi anni, dove Dio è un mosaico, Caos è un tipaccio grasso che va in giro in smoking e la Morte è una lezione di vita da cui apprendere cruciali informazioni su se stessi e sul mondo.
Pieter Aspe
IL CASO DREYSE
L’ultimo bestseller del grande giallista belga, definito da Le Figaro «il Simenon fiammingo». Oltre 3 milioni di copie vendute in tutto il mondo, tradotto in otto paesi: un fenomeno italiano e internazionale.
Un nuovo caso per un trio formidabile: il commissario Pieter Van In, un burbero dal cuore tenero e una passione smodata per la birra Duvel, il suo assistente, il perspicace Versavel, e la bella e sfrontata Hannelore Martens.
«La capacità di osservazione di Van In, insieme al suo sguardo profondo sulla vecchia e suggestiva Bruges, non ha prezzo». New York Times
L’autore sarà ospite della prossima edizione del Courmayeur Noir in Festival.
Dorothy Baker
LA LEGGENDA
DEL TROMBETTISTA BIANCO
Una nuova scoperta. Un’opera straordinaria, mai pubblicata in Italia. Dopo la fortunata pubblicazione di Cassandra al matrimonio, proponiamo adesso il primo romanzo sul jazz, portato sul grande schermo nel 1950 da Michael Curtiz, con gli indimenticabili Kirk Douglas e Lauren Bacall.
Siamo negli anni venti e il mondo del jazz è attraversato dalla leggenda di un trombettista bianco, chiamato Bix. È uno dei migliori musicisti del momento e la sua vita è così spericolata e leggendaria da mettere in ombra il suo eccezionale talento. Nonostante il successo, dopo le esibizioni continua a trascorrere le nottate suonando con i suoi compagni, sempre alla ricerca della perfezione, ma anche di un rifugio dal suo matrimonio disfunzionale. La sua vita è controllata dall’arte. Totalmente distaccato dal mondo reale e incapace di prendersi cura di sé, muore giovane, all’improvviso, restando per sempre nella leggenda. Questo romanzo è ispirato alla sua arte, alla sua breve vita, al suo genio, al suo mito.
Valentino Zeichen
LA SUMERA
L’unica opera narrativa di uno dei più grandi poeti italiani viventi.
Un romanzo insieme lirico e scanzonato, con un fondo potentemente tragico.
Tre amici, due artisti e un poeta, consumano quel che resta delle giovanili inquietudini in una Roma sempre più indifferente. Ivo, Mario e Paolo passano le loro giornate fra minimi spostamenti, pedinamenti di donne, amori impossibili e struggimenti post romantici alla ricerca di un centro di gravità che appare introvabile, che rivela la fatica di crescere e di cambiare in una realtà alla quale sembra difficile aderire. La deriva pare arrestarsi solo davanti a una donna senza nome, soprannominata appunto “la Sumera”, che i tre timidi Charlot si contenderanno in un balletto quasi sveviano.
L’itinerario degli anni perduti dei protagonisti è visto con dolente ironia talvolta comica, illuminando quel vuoto così caratteristico dei nostri tempi.
Isabella Pedicini
Ricette Umorali. Il Bis
Palati in fuga, apericene e altre catastrofi
Collana Le Meraviglie / pp. 156 / euro 12
Dall’Italia della pizza alla madeleine proustiana, dagli americani pancakes ai macarons, e poi l’Expo, gli orrori del cibo italiano all’estero, le mode del bio e dello slow food, lo Strega e molto altro ancora. Un gustoso giro del mondo racchiuso in un originale, e ironico, trattato gastro-filosofico.
Il libro sara? presentato al Salone del Libro di Torino con un divertente showcooking in compagnia di Bruno Gambarotta (venerdi? 15 maggio, ore 13). Il libro Dopo le questioni esistenziali affrontate tra mestoli e fornelli nel primo volume di Ricette umorali, Isabella Pedicini torna a parlare di cibo come base della nostra conoscenza, custode della memoria in senso proustiano, e cartina al tornasole delle nostre inclinazioni del momento. Stavolta le sue ricette surreali sono condite da storie di fuga all’estero, con conseguente fuga dei palati. Se fuori dall’Italia i cervelli trovano una dimensione ideale, e spesso un lavoro, i palati invece non si rassegnano facilmente alla cucina degli altri paesi e, preda di momenti di acuta nostalgia, sognano di nascosto lasagne, parmigiane e arancini. Tra il drammatico risucchio delle escargot sulla Senna e gli aperitivi da telefilm, l’autrice ripercorre ricette italiane ed europee arricchendole con stati d’animo, suoni, colori, esilaranti battute sulle improbabili mode inevitabilmente connesse al cibo. Così la soupe a? l’oignon diventa simbolo politico di riscatto sociale, la madeleine da supermercato lontana da Swann un’icona del marketing, mentre Le Braci di Sàndor Màrai diventa lettura indispensabile per fare un buon barbecue. Con piglio ironico e paradossale, l’autrice racconta il destino scanzonato di una buongustaia lontana dai sapori di casa, tra nuove scoperte gastronomiche e innesti culinari, sorprendenti contaminazioni e improbabili varianti della cucina italiana all’estero. Ogni capitolo prende in esame un solido della geometria euclidea: ricette da cubo, da prisma, da parallelepipedo si alternano raccontando letture, esperienze, umori e spigoli del carattere di chi si mette a tavola o ai fornelli. L’autrice Isabella Pedicini è una storica dell’arte e lavora a Roma nel campo dell’editoria. Dà pan per focaccia e contempla con passione la ciliegina sulla torta. E’ autrice di diversi saggi sulla storia della fotografia e dell’arte contemporanea, tra cui: Francesca Woodman. Gli anni romani tra pelle e pellicola (Contrasto), Mimmo Jodice. La camera incantata (Contrasto), Byblos. Una storia sensazionale (Electa). Per Fazi Editore, nel 2012, ha pubblicato Ricette Umorali. E poi ha fatto il bis.
Collana le Strade / pp. 223 / euro 16,50
Una gustosa commedia sul mondo dell’arte e sui retroscena che si celano dietro le acquisizioni e cessioni dei collezionisti, ma anche il manifesto di un incontro-scontro tra l’Europa e l’America, due realtà allora distanti. Ultimo romanzo pubblicato in vita dal grande scrittore americano, Indignazione venne accolto così favorevolmente da diventar ben presto la sua opera di maggior successo. Il libro Un uragano si sta abbattendo su Dedborought Place. I debiti di gioco contratti dalla sconsiderata Kitty minacciano di prosciugare le casse di famiglia costringendo il padre, il vedovo Lord Theign, a staccare dalle pareti il preziosissimo dipinto La bella duchessa di Waterbridge per venderlo al milionario nordamericano Breckenridge Bender. A dar voce e alimentare la protesta di chi si oppone all’art drain dall’Europa all’America è la stampa, capeggiata dal critico d’arte Hugh Crimble, che invita gli inglesi a mobilitarsi. Indignazione, ispirato a un episodio che scosse profondamente la società inglese ai primi del Novecento, ha origine da un’opera di teatro; da qui provengono l’agilità dei suoi dialoghi, la supremazia dell’azione rispetto alle descrizioni e il marchio di fabbrica di Henry James: il linguaggio esuberante e minuzioso e la capacità di descrivere un ambiente nel quale le apparenze valgono molto più di qualsiasi assegno. L’opera, pubblicata poco tempo prima della morte dell’autore, ebbe tre edizioni nel giro di soli due mesi e divenne il romanzo che diede maggior successo a Henry James. L’autore Henry James nacque a New York nel 1843 da una ricca famiglia di industriali di origine irlandese ma trascorse gran parte della sua vita in Inghilterra. Tra le sue opere più celebri ricordiamo Daisy Miller, Ritratto di signora, Il giro di vite e La coppa d’oro.
Wilkie Collins
La donna in bianco
Collana Le Strade / pp. 745 / euro 18,50
Ritorna in una nuova edizione uno dei capolavori della letteratura inglese, «il più bello dei romanzi polizieschi moderni», come lo definì T. S. Eliot. Il libro Quale terribile segreto nasconde la misteriosa figura femminile che si aggira per le buie strade di Londra? Questo è solo il primo di una serie di intrighi, apparizioni e sparizioni, delitti e scambi d’identità che compongono la trama de La donna in bianco, tessuta con magistrale sapienza da Wilkie Collins. Nel 1860 Charles Dickens pubblicò il romanzo a puntate sulla rivista “All the Year Round”, suscitando uno straordinario interesse nel pubblico che seguì per un intero anno le vicende della sventurata Anne Catherick e quelle degli altri personaggi, descritti con impareggiabile abilità psicologica, come l’impavida Marian Halcombe, il coraggioso Walter Hartright e l’affascinante quanto ambiguo conte Fosco. È passato un secolo e mezzo e le cose non sono cambiate. Anche il lettore moderno più smaliziato non può che rimanere piacevolmente intrappolato negli ingranaggi di questa straordinaria macchina narrativa, che ha segnato per sempre la tradizione del mistery, facendo guadagnare al suo autore l’attributo di “padre del poliziesco moderno”. La strabiliante modernità dell’opera è data da un sapiente uso delle diverse voci che compongono l’opera, affidate a testimonianze, diari, lettere, resoconti.L’autore Wilkie Collins nasce a Londra l’8 gennaio 1824. Dopo aver lavorato per un po’ come avvocato, scoprì la vocazione per la scrittura. La sua prima opera di alcuni anni prima, era dedicata al padre, morto nel 1847: Memoirs of the Life of William Collins, edito l’anno successivo. Quindi pubblicò due romanzi: Antonina nel 1850 e Basil nel 1852. Nell’aprile dello stesso anno incontrò Charles Dickens e iniziò a scrivere per la sua rivista, il settimanale “Household Words”: è l’inizio di un lungo rapporto di lavoro e d’amicizia lungo dieci anni. La donna in bianco e La pietra di Luna hanno fatto di Collins un maestro della narrativa del mistero e non è difficile riscontrare la sua influenza in molti romanzi successivi e in moltissimi film di oggi.
Isabella Pedicini
Ricette umorali. Il bis
Dopo le questioni esistenziali affrontate tra mestoli e fornelli nel primo volume di Ricette umorali, Isabella Pedicini torna a parlare di cibo come base della nostra conoscenza, custode della memoria in senso proustiano, e cartina al tornasole delle nostre inclinazioni del momento.
Tra il drammatico risucchio delle escargot sulla Senna agli aperitivi da telefilm, l’autrice ripercorre ricette italiane ed europee arricchendole con stati d’animo, suoni, colori, esilaranti battute sul way of life inevitabilmente connesso al cibo. In questo modo la soupe à l’oignon diventa simbolo politico di riscatto sociale, la madeleine da supermercato (senza Swann) un’icona del marketing, mentre le Braci di Sandor Marai diventano lettura indispensabile per fare un buon barbecue.
Ogni capitolo prende in esame un solido della geometria euclidea: ricette da cubo, da prisma, da parallelepipedo si alternano raccontando letture, esperienze, umori e spigoli del carattere di chi si mette a tavola o ai fornelli.
Giulio Querini
Sotto il grande cielo del Madagascar
Il gesuita Padre Saverio, oltre che di teologia, si è sempre interessato anche di economia e, a Roma, ha seguito le lezioni di Federico Caffè, un professore che sosteneva la necessità di affermare un “nuovo umanesimo”. Il sacerdote decide di partire come missionario per il Madagascar, un paese sul quale si è documentato a lungo. Arrivato a Tananarive, sente parlare del Maestro, un uomo che nessuno ha mai visto, la cui dottrina rispetta il bisogno di “miracolo e mistero” del popolo malgascio, contro l’occidentalizzazione forzata del paese. Dopo qualche tempo, viene trasferito a Tuler, una piccola cittadina nel sud del paese, e comprende pienamente che ormai è il Maestro – e non la Chiesa – ad attirare un numero sempre più alto di seguaci. C’è tra questi Anita, un’affascinante ragazza che vende mandarini al mercato, con un figlio piccolo a carico. Tra il prete e la ragazza nasce una storia d’amore che diventa tormento per padre Saverio. L’autore è un economista che ha frequentato per decenni il Madagascar e lo conosce come pochi altri. La misteriosa figura del Maestro riecheggia gli insegnamenti del famoso economista Federico Caffè, maestro dell’attuale Presidente della Banca Centrale Europea, scomparso in misteriose circostanze nel 1987 e mai più ritrovato. Nel romanzo si assaporano le atmosfere uniche dell’ultimo paradiso terrestre rimasto sulla faccia della Terra, dove la storia sembra essersi fermata agli inizi della nostra storia.
Michel de Montaigne
La fame di Venere
La Fame di Venere è il secondo di sette piccoli volumi in cui la Fazi pubblicherà, con una nuova traduzione, la raccolta completa dei Saggi di Montaigne. In questo libro sono stati raccolti alcuni saggi che il grande filosofo francese scrisse negli ultimi anni della sua vita e in cui si tratta dell’amore, non quello ideale ma quello erotico. È un argomento dal quale Montaigne può prendere le giuste distanze, se non altro perché il suo corpo non riuscirebbe ormai più, come egli stesso sostiene, a rendere giustizia alle sue voglie. L’istituto del matrimonio non sembra tollerare gli amplessi estenuanti. Per altro verso, l’attrazione erotica è troppo potente per piegarsi ai vantaggi economici e sociali o ai calcoli razionali tipici del matrimonio. Montaigne identifica l’amore con il sesso e lo caratterizza come un’alleanza tra immaginazione e corpo che torna a tutto vantaggio di quest’ultimo. Secondo Montaigne, l’amore erotico è una passione bassa, passeggera, volubile e contingente. Venere è una dea volubile, incostante e insaziabile. Non si fa problemi ad abbandonare un marito per assaggiare di nuovo l’intensità di un rapporto sessuale. La sua fame non può essere soddisfatta, «sopravvive anche quando si è sazi» e «sconfina di continuo».
Thomas Fazi
La battaglia per l’Europa
Perché dallo scoppio della crisi economica abbiamo assistito a un progressivo svuotamento delle istituzioni democratiche? Chi ha davvero interesse a proseguire con le misure di austerità?
Ha ragione chi sostiene che all’interno dell’euro non c’è futuro per l’Italia e gli altri paesi periferici, o è vero il contrario?
Questo saggio mette a fuoco l’importanza storica dell’attuale crisi dell’Eurozona.
Per Thomas Fazi le élite dell’Unione Europea hanno cavalcato il crash finanziario per imporre scellerate politiche neoliberali, mettendo a rischio la coesione sociale e il fondamentale sistema del welfare. Argomentando la sua tesi con varie fonti, oltre a fornire un’urgente e convincente critica dell’unione monetaria nel suo stato attuale, Fazi sostiene che l’austerità propinata dall’UE come medicina non può essere considerata solo il frutto di una miopia politica e ideologica, ma è parte di un preciso disegno che accomuna le élite e i poteri forti privi di ogni controllo democratico nel tentativo di smantellare lo stato sociale e portare a compimento il progetto neoliberale.
Hilary Mantel
I giorni del terrore
La storia segreta della Rivoluzione – terza parte
La monarchia è abolita. La Francia ha ora come ministro della Giustizia Danton e come suo segretario Desmoulins. Cadrà la testa di Luigi XIV e quella dell’odiata regina austriaca. La guerra dilania ancora il paese e per compattarsi contro il nemico, contro il timore di cospirazioni a danno della neonata Repubblica, viene istituito, proprio da Danton, il Tribunale rivoluzionario. Ma Robespierre non ne vuole assumere la presidenza: il potere porta con sé lo spettro della corruzione e del tradimento e lui vuole combattere per una Repubblica virtuosa, scevra dai compromessi che altri accettano e dagli odi che vedono le fazioni politiche lacerarsi l’una con l’altra. È amico fraterno sia di Camille Desmoulins che del patriottismo di Danton. Ma, quando all’ordine del giorno c’è la parola Terrore e per fermare il nemico esterno vengono sospese la garanzie repubblicane, perfino l’amicizia può diventare un sentimento molto pericoloso.
Noam Chomsky – Ilan Pappé
Palestina e Israele: che fare?
Una riflessione urgente e tempestiva ci accompagna verso un nuovo modo di pensare la questione palestinese. L’Operazione Margine di Protezione, il più recente attacco di Israele su Gaza, ha provocato la morte di migliaia di palestinesi e spianato la strada a un’altra conquista territoriale da parte di Israele. L’acuirsi delle tensioni tra i due popoli, la recente rielezione di Netanyahu, il difficile ruolo degli Stati Uniti come mediatore tra i due governi, rende quanto mai necessario un nuovo confronto sull’ipotesi di uno stato unico come soluzione del conflitto. In questo breve saggio, i due autori discutono sul futuro dei palestinesi e sui modi con cui la comunità internazionale può fare pressione su Israele e Palestina per mettere fine alle continue violenze da entrambe le parti.
Wajdi Mouawad
Anima
Una sera, tornando a casa dal lavoro, Wahhch Debch trova la moglie atrocemente assassinata, con un coltello piantato nel ventre. La terribile scena è narrata in terza persona, ma il lettore capisce rapidamente che il narratore non è estraneo alla storia: è infatti il gatto della coppia a raccontare la macabra scoperta e la tragica reazione del padrone. Capitolo dopo capitolo, il filo della narrazione è ripreso da una vasta serie di animali che si fanno testimoni di quanto accade al protagonista, riportando i dialoghi e immergendo il lettore nella loro percezione della realtà e nella loro visione del mondo. Dal medico legale incaricato del caso, Wahhch viene a sapere che l’assassino è un indiano mohawk che la polizia si rifiuta di inseguire e di arrestare per ragioni oscure. Debch penetra nella riserva in cui si è rifugiato l’indiano e sprofonda nelle viscere di un mondo a sé stante, abbandonato alle mafie e ai traffici di ogni sorta, governato da leggi proprie e in cui le più orribili bassezze si mescolano alla bellezza della cosmologia indiana.
Miguel De Unamuno
Nebbia
Augusto Pérez, flâneur amante degli scacchi, conduce la sua esistenza dolcemente oziosa immerso nella vibrante atmosfera delle sue fantasticherie in cerca di qualcosa che possa scuoterlo dall’apatia in cui la morte della madre lo ha lasciato. Sono gli occhi di una delicata pianista, Eugenia, a destarlo dal sopore di una vita di contemplazione. Augusto decide finalmente di agire, di “vivere” e di conquistare la ragazza per dissolvere la nebbia che lo avvolge, scontrandosi, però, con il fatuo destino dell’uomo.
Ma il sognatore Augusto, a sua volta, non è che il sogno di uno scrittore, Miguel de Unamuno, che si fa personaggio con l’intenzione di mettere fine alla tragicomica esistenza del suo protagonista. In questo modo cade nel suo stesso tranello: non sarà egli stesso il sogno di un Dio che risvegliandosi dissolverà entrambi nel nulla?
Con la sua metafora esistenziale Miguel de Unamuno è il primo interprete del senso di smarrimento che si appresta a contagiare un’Europa che sarà presto ridotta a polveriera e a scenario della prima vera disfatta per l’umanità e le sue ambizioni di progresso.
Salvatore Adamo
La notte… l’attesa
Giuliano, trent’anni, è un rital, ovvero figlio di emigrati italiani in Belgio. Dopo essere stato licenziato dal grande magazzino in cui lavora, passa per caso davanti all’agenzia di pompe funebri del signor Legay e lì viene assunto, iniziando così una quanto mai improbabile carriera di aiuto becchino. Giuliano, infatti, ha un animo gentile e sensibile, ama la musica e la pittura e si consuma di passione per Charlie, un’affascinante ragazza dal passato oscuro con la quale ha vissuto un’intensa storia d’amore, scomparsa all’improvviso senza lasciare tracce. E in uno snodarsi di vicende talvolta cupe talvolta esilaranti, dove incontriamo un’infinità di personaggi pittoreschi e il presente si intreccia ai ricordi dell’infanzia italiana, passando da un Belgio brumoso in cui la polvere di carbone sembra avere coperto ogni cosa a una Sicilia inondata di sole, il racconto di tutta una vita accompagna il lettore pagina dopo pagina come una struggente melodia.
Giorgio Nisini
La lottatrice di sumo
L’autore de La città di Adamo, in quest’ultima prova narrativa, affronta la trascendenza, la comunicazione con l’aldilà, l’incertezza esistenziale, la libertà della persona umana.
Il protagonista, un fisico alle soglie dei cinquant’anni, inizia a dubitare di tutte le sue certezze in seguito al ritrovamento di un dipinto che lo costringe a fare i conti col passato. Tra personaggi evanescenti, presenze-assenze di figure femminili cariche di significato, a metà tra la razionalità e il mistero si snoda la vicenda di un moderno Orfeo, raccontata con una lingua originale che da sempre caratterizza la scrittura di Nisini.
Edmundo Paz Soldán
Río fugitivo
La passione di Roberto per la letteratura lo porta ad indagare il mondo con gli occhi di un giovane scrittore, tra le pagine di un romanzo ricco di citazioni. Il contrasto tra le condizioni economiche della Bolivia degli anni ’80 e quelle di una famiglia borghese alimentano nel protagonista la necessità di evasione: per questo nasce Río fugitivo, una cittadina immaginaria in cui Roberto ambienta i suoi racconti alla ricerca della propria identità e di un ordine del mondo.
Una misteriosa scomparsa gli darà il pretesto per raccontare l’agognato delitto perfetto e farà sfumare il confine tra realtà e finzione, verità e immaginazione
William Hazlitt
L’ignoranza delle persone colte
Il pamphlet sull’ignoranza delle persone colte è diretto, parardossale, provocatorio. Proprio nello stile di Hazlitt, scrittore e critico inglese tra i più letti, amico di Stendhal, Coleridge, Wordsworth e dei più grandi scrittori del suo tempo. In questo saggio sono raccolti sette dei saggi pubblicati sul «London Magazine». Sotto il paradosso del titolo si celano saggi sulle più comuni figure di intellettuali: dal genio incompreso allo scrittore spocchioso ed elegante, dai gruppi di potere all’isolamento della sensibilità letteraria, fino ad arrivare al tema della morte affrontato con spirito tragicomico attraverso i lasciti testamentari.
Paolo Febbraro
Leggere Seamus Heaney
Scomparso nell’estate del 2013, l’irlandese Seamus Heaney è stato uno dei grandi della letteratura degli ultimi decenni: premio Nobel per la Letteratura nel 1995, è stato definito «il più importante poeta irlandese dopo Yeats».
In questo saggio, Paolo Febbraro ripercorre l’intera opera del grande poeta, offrendo nuove prospettive e originali chiavi di lettura. L’autore si serve, infatti, di alcuni colloqui privati avuti col poeta in virtù di una lunga amicizia. Ne emerge una visione complessiva dell’uomo, del suo tempo e della sua arte, nonché un omaggio al più grande rappresentante del rinascimento poetico irlandese.
PIER PAOLO PASOLINI
La lunga strada di sabbia
Fotografie di Philippe Séclier
“[…] Ma in queste pagine tornate alla luce c’è qualcosa di più: c’è un’emozione gioiosa, un’adesione che non si fa scrupolo di confrontarsi fuori schema con quanto le sta davanti, di temperare sensualità e desideri e di esaltare un bulino stilistico che insegue con estasi ogni dettaglio.” Enzo Siciliano, La Repubblica.
“Mi accorgo oggi che in ognuno dei miei soggiorni in Italia, in un modo o nell’altro, ho incrociato Pasolini, fino a quando poi La lunga strada di sabbia non mi ha portato sulle sue tracce: allora ho voluto mettere i miei passi dietro ai suoi, vedere ciò che lui aveva visto, capito e sentito, lanciarmi a mia volta su quella strada in sua compagnia, seguendola come lui l’aveva descritta.” Philippe Séclier. Contrasto propone per la collana In Parole il libro La lunga strada di sabbia di Pier Paolo Pasolini, con fotografie di Philippe Séclier, pubblicato in edizione limitata fuori catalogo nove anni fa e ora finalmente disponibile per la libreria. Si tratta di un testo di grande bellezza che continua a colpire per la sua profondità e la sua poesia. La collana In Parole si arricchisce così di un nuovo preziosissimo titolo. Questa nuova edizione restituisce quindi al lettore la possibilità di sfogliare il reportage che Pasolini realizzò nell’estate del 1959 come inviato speciale della rivista «Successo», quando lo scrittore percorse tutta la costa italiana da Nord a Sud, al volante di un Fiat Millecento. «Successo» pubblicò alcuni estratti del lungo lavoro di Pasolini dalle spiagge della nostra penisola in tre numeri speciali, accompagnandolo con le foto che al tempo realizzò Paolo di Paolo. I testi sono stati riportati integralmente per la prima volta nel libro di Contrasto che si distingue anche per la riproduzione del dattiloscritto autentico, e per le immagini che il fotografo francese Philippe Séclier ha realizzato a quaranta anni di distanza (nel 2001). Séclier ha ripercorso la stessa “lunga linea di sabbia” narrata dal grande autore italiano, ritrovando tracce, immagini e memoria del grande scrittore e del suo memorabile ritratto dell’Italia. La lunga strada di sabbia è uno dei primi reportage che si è concentrato sul concetto di vacanza in un’Italia, quella del 1959, che ormai si era lasciata alle spalle il dopoguerra e cominciava ad assaporare il gusto del boom economico, dove la “vacanza al mare” era diventata per la prima volta un fenomeno di massa. Nel suo lungo viaggio Pasolini conosce e racconta gli italiani sorpresi sulle spiagge della Versilia, come in quelle dell’Adriatico o della Sicilia. Un documento unico per tornare a conoscere, a quasi quarant’anni dalla sua morte, l’arte di un grande scrittore e intellettuale e riscoprire il forte legame che lo univa al nostro paese.
STEPHEN SHORE
A cura di Marta Dahò
Stephen Shore, pubblicato da Contrasto, è l’edizione italiana del volume che accompagna la grande retrospettiva europea esposta allaFundación MAPFRE di Madrid fino al 24 novembre 2014. Il libro, a cura di Marta Dahò, presenta un’ampia scelta di immagini dai diversi lavori dell’autore, con testi di Horacio Fernàndez, Sandra Phillips e un’intervista a Stephen Shore di David Campany. In questa pubblicazione il lavoro di Shore è raccolto, interpretato e analizzato in una prospettiva storica e trasversale unica, mai realizzata prima: dai primi scatti in bianco e nero a New York, passando per il Texas, per i reportageAmerican Surfaces e Uncommon Places, le fotografie di paesaggi, quelle dei reperti archeologici in Israele e poi ancora gli scatti a New York City, fino ad arrivare ai lavori più recenti in Ucraina e in Arizona. Il libro evidenzia il legame di Stephen Shore con la tradizione della fotografia americana, le influenze di Walker Evans, la frequentazione con Andy Warhol e la Factory, i rapporti con i maestri-colleghi della fotografia contemporanea, la scelta di nuovi strumenti e lo sguardo sempre preciso e consapevole. Pagina dopo pagina si nota l’evoluzione, di progetto in progetto, di uno stile originale, autentico e innovativo, attento e poetico, in grado di raccontare la realtà e i suoi cambiamenti. “Shore è stato un autore particolarmente prolifico che non ha mai smesso di mettere in discussione la sua pratica, mostrando nuovi punti di fuga. In ognuna delle sue opere ha anche evidenziato una certa qualità camaleontica, che gli ha permesso di approfondire la questione della trasparenza, spesso cancellando i suoi caratteri distintivi, nascondendo i suoi artifici, fondendosi con ciò che ha fotografato. Ancor più significativo, è che si sia dedicato così profondamente a pensare visivamente a questo tema, inerente al mezzo fotografico stesso e alla sua cultura, rispettando i suoi molti paradossi”.
Marta Dahó
Tim Parchikov
SUSPENCE
Introduzione di Ami Barack
“Nel lavoro di Tim Parchikov, la sfida non è quella di rappresentare un mondo plausibile. Nè tantomeno vuole proporre un mondo immaginario. Egli crede semplicemente che in ogni cosa e in ogni momento ci sia qualcosa di nascosto che può essere rivelato e vissuto differentemente”. Ami Barak. Suspense, pubblicato da Contrasto in inglese per il mercato italiano e internazionale, è il libro che accompagna la mostra omonima di Tim Parchikov esposta alla Maison Européenne de la Photographie fino al 30 novembre 2014. Parchikov è un fotografo russo che ha esordito nel 2006 con la monografia The Suitcase. In Suspence le immagini si propongono di catturare dei momenti ordinari della vita, scene che ognuno di noi può cogliere ogni giorno, trasformandole però, attraverso l’obbiettivo, in qualcosa di totalmente nuovo. Un oggetto qualsiasi può diventare lirico, sospeso nella suspense, nell’attesa di un imminente futuro. Le fotografie coinvolgono in questa trasfigurazione buona parte del mondo conosciuto: il libro ci conduce in un lungo viaggio da Venezia all’Islanda, da Shanghai a Tel Aviv. “Il fotografo è obbligato ad attraversare lo spazio – visivamente, non fisicamente – e in questo senso, come un viaggiatore, è meno protetto degli altri. Allo stesso tempo un’imprevedibile sensazione di suspense può condurlo verso un argine deserto a Istanbul o nel mezzo di una piazza affollata a Roma o Napoli. La fotografia diventa uno scudo che lo protegge dallo stordimento e lo riconcilia con l’incertezza. Anne Morin – Tim Parchikov. Tim Parchikov, nato a Mosca nel 1983, ha già esposto in un buon numero di mostre, sia personali, sia di gruppo. Oggi il fotografo vive e lavora tra Mosca e Parigi.
Parigi, Magnum
Il ritratto di una città vista dai fotografi di Magnum a cura di Eric Hazan
“Una passeggiata nei quartieri, un inventario delle vetrine e delle facciate, un itinerario tra bistrot e monumenti, sono queste le prime cose che vengno in mente quando si parla di fotografia e di Parigi”. Eric Hazan
Parigi, Magnum. Il ritratto di una città vista dai fotografi di Magnum, pubblicato da Contrasto e curato da Eric Hazan, editore e scrittore francese, ritrae a tutto tondo la ville lumière dal 1932 al 2012. La sua storia, le sue peculiarità, la parte più turistica e quella più intima. I fotografi di Magnum Photos ci accompagnano in un viaggio fatto di volti, sfilate di moda, jazz club e personaggi. Lo scatto della guerriglia urbana durante la liberazione si affianca senza stonare al ritratto di Picasso nel suo atelier e ai souvenir che riproducono la Tour Eiffel. Personalità come François Mitterrand, Edith Piaf, Catherine Deneuve, Alberto Giacometti e Christian Dior contribuiscono al racconto di questa città. Le fotografie compongono il mosaico da cui emerge il profilo di una metropoli dalle mille sfaccettature, affascinante e coinvolgente, un vero e proprio omaggio alla capitale francese. Frutto di uno straordinario lavoro negli archivi della Magnum Photos, questo libro raccoglie 235 immagini – dagli anni Trenta ad oggi – di 46 fotografi diversi, da Robert Capa a Cartier-Bresson a Martin Parr, da Elliott Erwitt a Alex Webb a Alex Majoli e Paolo Pellegrin. Una dopo l’altra, le fotografie formano il racconto, profondo e sorprendente,di una città che è da sempre al cuore dell’immaginario; un immaginario nato e nutrito, in tutto questo tempo, proprio dalle fotografie degli autori di Magnum. Una passeggiata nei quartieri vecchi del centro, uno sguardo sui tetti grigi, un inventario di vetrine e facciate, bistrot e monumenti. E poi il lungo Senna e i boulevard: queste sono forse le prime immagini che vengono in mente quando si evoca Parigi, una città vista, sognata, immaginata da tanti – la città dei fotografi per eccellenza. Eppure, gli autori della Magnum Photos, che più di ogni altro hanno conosciuto ed esplorato la vita di Parigi, sono riusciti nel tempo a darne un’immagine diversa, a disegnarne un ritratto pieno, vario, intenso, lontano da ogni stereotipo
Hilary Mantel
Un posto più sicuro. La storia segreta della rivoluzione vol. 2
Dopo la caduta della Bastiglia, in una Parigi divenuta campo di battaglia su cui scorre il sangue dei linciaggi e delle esecuzioni sommarie, la giovane generazione di rivoluzionari si trova all’improvviso sulla soglia della fama e del potere: Camille Desmoulins, Danton e Robespierre, splendidamente tratteggiati dalla penna di Hilary Mantel sempre attenta all’analisi storica, continuano ad agire sotto la fede incrollabile nelle proprie idee. Né il corpo dei regnanti né i luoghi in cui abitano sono più sacri. La tanto agognata repubblica è sempre più vicina. Ma nessuno sa ancora quale sarà il prezzo da pagare.
Albert Schweitzer
Filosofia della civiltà
Qual è il senso della vita? Cosa significa fare il bene? Schweitzer affronta di petto gli interrogativi fondamentali della disciplina filosofica, sviluppando in questo libro la sua celebre teoria del rispetto della vita da scrittore, filantropo, teologo, fisico, chirurgo, studioso di filosofia, di letteratura tedesca e di religioni orientali, nonché organista musicologo e fondatore dell’ospedale missionario di Lambaréné. Scritto e rielaborato tra il 1913 e il 1917, Filosofia della civiltà offre un’impietosa critica della cultura dominante. Ma l’autore individua un’importante via di ricostruzione: solo il principio del “rispetto per la vita” può illuminare il cammino dell’umanità e condurla al vero progresso.
Andrea Caterini
Giordano
All’estrema periferia di una grande città, nell’aria umida di un garage sotto il livello della strada, Giordano lavora come guardiano notturno per pochi euro al mese. Nel suo “non luogo” il protagonista passa in rassegna ogni fallimento, insieme allo sfaldarsi degli affetti e di alcuni rapporti familiari fra cui quello col figlio, l’unico a cercare di capire davvero cosa sia successo, che interroga il padre con pietà e rabbia, in bilico tra la comprensione e il rancore, alla ricerca della ragione – quella vera – del fallimento della sua esistenza.
Massimiliano Ciarrocca
Pronto, France’?
Gesù chiama papa Francesco/papa Francesco chiama Gesù: una serie di telefonate surreali sono al centro della creatività di Massimiliano Ciarrocca, autore goliardico, e a tratti feroce, che ha immaginato il Santo Padre a colloquio diretto con il suo superiore per le questioni più disparate riguardanti la contemporaneità. Dalla Chiesa ai programmi tv, dalla professione dell’editor alla tecnologia, non si salva nessuno: sono tutti obiettivi sensibili della satira di questo libro, raccolta di siparietti comici e dialoghi al limite del visionario.
Un’estate fa
Stefano Tummolini
L’intreccio sapientemente intessuto di Un’estate fa ricorda le migliori atmosfere de La donna in bianco di Wilkie Collins. Come lui, Stefano Tummolini sfrutta l’intrigante e attualissimo espediente della confessione dei personaggi per costruire un racconto a più voci sugli aspetti più ambigui della realtà: il risultato è un romanzo avvincente e di assoluta contemporaneità nella Roma di oggi, che mette a nudo la freddezza e il disincanto delle nuove generazioni.
L’autore, scrittore e regista, oltre che traduttore di capolavori come Stoner e House of Cards, riesce a mescolare in quest’ultimo lavoro gelosie, intrighi, giochi di potere, intrecciandoli in un mistero capace di rivelare il lato oscuro dei personaggi nelle languide giornate di agosto. Il libro è il sequel del film L’estate sta finendo, dalla regia dello stesso Tummolini, a luglio nelle sale.
Il dono delle lacrime
Giovanni Ricciardi
Ritorna in libreria Ottavio Ponzetti, il commissario romano nato dalla penna del giallista Giovanni Ricciardi. Questa volta il protagonista dovrà risolvere un caso di omicidio/suicidio di un sacerdote, facendo i conti con incidenti diplomatici di vario genere, sul piano istituzionale ma anche spirituale: nel frattempo, infatti, una statua della Madonna inizia a versare lacrime, complicando ancor di più la vicenda.
«Vien voglia di stringere la mano a Giovanni Ricciardi, e ringraziarlo per aver dato volto e fisionomia a un personaggio così… Ho già voglia di leggere una nuova indagine del suo grande, scalcinato commissario»
Marco Lodoli, La Repubblica
«C’è una Roma per turisti e c’è la Roma che vive, quella vera. Il modo migliore per capirla è seguire il commissario Ponzetti»
Marco Malvaldi
#Arrivo Arrivo. La corsa di @matteorenzi da Twitter a Palazzo Chigi
Matteo Grandi e Roberto Tallei
“Arrivo, arrivo!” twittava Matteo Renzi dall’interno dello Studio alla Vetrata del Quirinale, mentre il suo colloquio con Napolitano per presentare la lista dei ministri andava prolungandosi oltre le aspettative e i giornalisti, fuori, si chiedevano cosa stesse accadendo. Un “cinguettio” che rompeva ogni tabù istituzionale, ma che è anche un po’ la summa di tutta la comunicazione social del premier più giovane della storia repubblicana. Conciso, immediato, spontaneo, leggero, interattivo e a volte anche sfrontato: Matteo Renzi ha inaugurato un nuovo modo di porsi nell’arena politica, che Matteo Grandi e Roberto Tallei hanno analizzato nel dettaglio, attraverso i suoi tweet. Un approfondimento ironico, arricchito dalla Prefazione di Luca Sofri.
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My family goes to Auckland
Paolo Re
Una nuova guida de Le Meraviglie accompagna il lettore in un paradiso perduto: la Nuova Zelanda e la sua città più grande, Auckland. Insieme alle istruzioni di base, si susseguono particolari consigli per trasferirsi – e vivere – agli antipodi dell’Europa.[/one_third]
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Morto in famiglia
Charlaine Harris
In uscita il nuovo romanzo della saga “The Southern Vampire Mysteries” da cui è stata tratta la serie tv True Blood. Dopo l’ultima tragica avventura, la protagonista Sookie Stackhouse, affetta da telepatia, deve fare i conti con nuovi disordini nella comunità dei vampiri.[/one_third]
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Il passato di Sara
Chevy Stevens
Un’avventura dal ritmo incalzante e scandito dall’introspezione della protagonista caratterizza il nuovo thriller psicologico di Chevy Stevens. La protagonista segue una strada piena di pericoli alla ricerca della propria famiglia e alla scoperta di torbidi segreti.[/one_third]
Trasgressioni e vizi di una borghesia che non sapeva dove approdare
LANZA SMASCHERA LE FOLLETTE DEL NUL
Il giornalista scrive un romanzo tutto sangue, sesso e salotti
sulla Milano bene degli anni Settanta
DI PIERLUIGI MAGNASCHI, ITALIA OGGI
NEL LIBRO DI CESARE LANZA GLI ANNI 70 TORNANO
D’ATTUALITÀ. ROMANZO DI SESSO E TERRORISMO
Corriere Magazine
ESCE “CALDO ARGENTO” DI CESARE LANZA
055 News.it
E’ IN LIBRERIA “IL LANZACHENECCO” DI CESARE LANZA
Un grande affresco dell’Italia mediatica di oggi, “un dizionario di persone, personcine e personaggi tra incontri e scontri, futilità, buoni e pessimi ricordi”.
324 pagine, 18 euro, Aliberti editore.