Raccolta a 84 mln (-1%) e debito calato di 28 mln
Un trimestre finalmente in utile, a 6 milioni di euro, dopo 10 anni. Così si è concluso il primo periodo dell’anno per Rcs Mediagroup che anche nell’ultima riga del bilancio sta toccando con mano gli effetti della cura di Urbano Cairo. Il risultato dipende da diversi fattori: Rcs ha investito su nuovi prodotti, ma la situazione di mercato per diffusioni e raccolta pubblicitaria continua a essere difficile, perciò i ricavi non si sono mossi granché, anzi hanno subito un leggero calo. A beneficiare i margini sono stati soprattutto la riduzione dei costi operativi, più altri proventi non ricorrenti di Rcs Sport.
Tutto questo, nonostante il primo trimestre, così come il terzo, ha spiegato la casa editrice, non sia particolarmente favorevole per i ricavi del gruppo, che hanno andamento stagionale. La generazione di cassa ha permesso di ridurre ancora il debito di oltre 28 milioni e le previsioni sono che scenda ulteriormente entro l’anno al di sotto dei 200 milioni insieme con un margine operativo lordo ancora in crescita. Molto dipenderà, però, dalla situazione del mercato, difficile in Italia e Spagna per diffusioni e nella Penisola anche per la pubblicità.
Analisti e Borsa hanno accolto bene i dati, con il titolo del gruppo che ha chiuso ieri in crescita dell’1,54% a 1,19 euro.
Entrando nel dettaglio dei numeri, i ricavi consolidati da gennaio a marzo sono stati di 216,3 milioni di euro, con un calo del 2% sul primo trimestre dello scorso anno su base omogenea escludendo la cessazione di alcuni ricavi di raccolta per conto terzi e la differenza di principi contabili che sono cambiati nel frattempo.
La raccolta pubblicitaria ha fruttato al gruppo 84 milioni, -1% anche in questo caso su base omogenea, mentre i ricavi editoriali, pari a 106 milioni, si sono ridotti di 5 milioni. Rcs segnala in particolare l’incremento dell11% delle offerte digitali a pagamento del Corriere della Sera che raggiunge i 78 mila abbonati paganti tra digital edition e membership e sito mobile.
Il margine operativo lordo migliora di 8,1 milioni (+67%) a 20,2 milioni, con costi che si sono ridotti del 5,5 milioni (2,9 in Italia e 2,6 milioni in Spagna) oltre agli effetti degli investimenti in contenuti e agli altri movimenti di cui si è detto. Il risultato operativo, 11,2 milioni contro il rosso di 600 mila euro dello scorso anno, è positivo nel trimestre per la prima volta dal 2008, mentre l’utile netto come detto è di 6 milioni contro la perdita di 5,7 milioni del primo trimestre del 2017. L’indebitamento, infine, è sceso a 259,2 milioni, -28,2 milioni rispetto al 31 dicembre.
Andrea Secchi, Italia oggi