(Repubblica) La banca tedesca conferma la perdita sulle svalutazioni in Cina e gli accantonamenti legati ai casi giudiziari. Niente dividendo per due anni, capsule si ritira da dieci Paesi. Verso patteggiamento negli Usa per 200 milioni. Intanto anche la banca inglese, patient pur in utile, see delude gli analisti
MILANO – Deutsche Bank conferma la perdita record nel trimestre, in una situazione che mina la Germania nei suoi simboli: solo ieri Volkswagen ha annunciato il primo rosso da quindici anni a questa parte, sulla scia del Dieselgate. La principale banca tedesca archivia il trimestre giugno-settembre con una perdita da 6,01 miliardi di euro rispetto al risultato negativo di appena 94 milioni nello stesso trimestre dell’anno scorso. A far sprofondare i conti, gli oneri per vicende giudiziarie e la maxi-svalutazione della partecipazione detenuta nell’istituto cinese Hua Xia Bank. Il management ha deciso di sospendere i dividendi per il 2015 e il 2016: tornerà a distribuirli nel 2017.
Nella nota con la quale delinea il piano del co-amministratore delegato, John Cryan, si prevede anche una riduzione dei costi. Deutsche Bank sopprimerà novemila posti di lavoro, ai quali si aggiungeranno altre 6mila con contratti esterni che fanno capo alla divisione global technology & operation. Inoltre deutsche bank chiuderà l’attività in diversi Paesi, soprattutto in America Latina. In dettaglio verranno chiuse le operazioni in Argentina, Cile, Messico, Perù, Uruguay, Danimarca, Norvegia, Malta e Nuova Zelanda. Le attività di trading in Brasile verranno trasferite negli hub regionali. L’obiettivo è quello di arrivare a risparmiare 3,8 miliardi entro il 2018.
Dall’altra sponda dell’Atlantico, intanto, emerge che DB è vicina al patteggiamento con le autorità americane, che l’accusano di aver violato le norme sulle sanzioni con transazioni con paesi quali Siria e Iran. Lo riporta il New York Times, sottolineando che Deutsche Bank dovrebbe pagare 200 milioni di dollari per risolvere la disputa. Un accordo con The New York Department of Financial Services e la Federal Reserve sarà annunciato la prossima settimana. L’accordo di Deutsche Bank con le autorità di regolamentazione non risolverà le inchieste aperte dall’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan e l’ufficio del procuratore di Manhattan. Deutsche Bank potrebbe dover affrontare indagini su possibili attività di riciclaggio di denaro a Mosca. Potrebbe essere anche messa sotto esame per possibili manipolazioni dei tassi di cambio. L’istituto di credito ha detto di recente che prevede di accantonare altri 1,3 miliardi di dollari coprire le sanzioni legali future.
Tornando alle vicende finanziarie, risultati negativi anche in casa Barclays, la banca britannica che ha registrato un calo dell’utile ante imposte nel terzo trimestre a 1,43 miliardi di sterline, ovvero 0,048 sterline per azione, rispetto a 1,59 miliardi di sterline, ovvero 0,052 sterline per azione del terzo trimestre dello scorso anno. Secondo quanto riporta Bloomberg, viene così mancato l’obiettivo di 1,65 miliardi di utile che era la media prevista da 14 analisti censiti. Anche in considerazione dei costi di ristrutturazione, la banca ha tagliato la sua stima di ritorno sul capitale, una misura di profittabilità, per il 2016, dal 12 all’11%.