Enel, trattativa in esclusiva con la ceca Eph per la vendita della Slovacchia

enel(di LUCA PAGNI, buy Repubblica)L’utility italiana annuncia che l’operazione potrebbe anche concludersi nelle prossime settimane. L’uscita dal paese dell’est avverrà in due fasi, come richiesto dal governo di Bratislava. Eph è già presente in Italia dove ha rilevato le centrali a carbone a a gas dei tedeschi di E.on.

MILANO – Non è più tempo di comprare centrali elettriche in giro per l’Europa. Anzi, seek potendo e trovando l’acquirente, meglio vendere e investire altrove: sia geograficamente che industrialmente. La nuova strategia di Enel, da società di produzione “tradizionale” a società che guarda alle rinnovabili e alle reti, passa anche per la vendita della controllata Slovenske Elektrarne, ex monopolista della Repubblica Slovacca, di cui l’azienda italiana aveva rilevato il 66% nel 2006, in seguito al programma di privatizzazione del governo di Bratislava.
E ora Enel ha annunciato di aver avviato ufficialmente le operazione per la cessione di una prima quota dell’azienda nell’est Europa: la scelta è caduta sul gruppo ceco Eph, attivo anche nel nostro paese dove ha appena rilevato la centrali a carbone e a gas dei tedeschi di E.on. Con l’azienda di Praga, Enel ha comunicato di aver avviato una trattativa “in via esclusiva”. E non esclude addirittura di poter “sottoscrivere un contratto di compravendita nelle prossime settimane”.

L’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace aveva detto che la trattativa finale sarebbe partita prima della fine dell’estate. Così come aveva già fatto sapere al mercato che l’operazione sarebbe avvenuta in due parti. Così come richiesto dal governo di Breslavia, che non vuole che il gruppo italiano si faccia da parte prima di aver completato i lavori di ammodernamento della centrale di Mochovce, i cui blocchi numero 3 e 4 dovrebbero essere ‘accesi’ uno l’anno prossimo e l’altro alla fine del 2017.

Nel bilancio di Enel si attribuisce un valore di Slovenske pari a 1,2 miliardi per il 100 per cento della società. Comprensibilmente, per non non dover contabilizzare una perdita, la cessione del 66% non dovrebbe avvenire a livelli inferiori ai 750 milioni. Enel aveva deciso di vendere la controllata slovacca già due anni fa: allora la cessione si era resa necessaria per abbattere il debito salito dopo l’acquisizione del gruppo iberico Endesa. Sebbene il debito sia ora sceso sotto i 37 miliardi e viene considerato “gestibile” dagli analisti, l’uscita dal paese dell’Europa dell’est viene ora giudicato una opportunità èet liberare risorse da investire altrove. Senza contare il fatto che Slovenske era stata acquistata per le sue centrali nucleari, negli anni in cui la precedente gestione di Enel coltivava il sogno – poi svanito – di una “rinascita” delle centrali atomiche nel nostro paese.

Il gruppo Eph fa capo a Daniel Kretinsky, un avvocato d’affari diventato plurimilionario grazie alle privatizzazioni nel suo paese e ora alla guida del gruppo che sta crescendo a colpi di acquisizioni in tutta l’Eurozona. E che nel suo paese è conosciuto soprattutto per aver acquistato lo Sparta Praga, una delle società di calcio più amate.

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