Economia, Il TOP Discussi
Il nostro ex re del credito, oggi più vicino ai caccia che ai conti correnti, ha attraversato una carriera che sembra scritta da uno sceneggiatore hollywoodiano con il vizio dell’adrenalina. Sopravvissuto a un processo da incubo – roba che farebbe impallidire un fachiro inchiodato al suo letto – è stato assolto, ma resta in apnea: all’orizzonte si profila già un’altra tempesta giudiziaria. Tra picchi e crolli degni di una borsa in crisi isterica, la sua traiettoria dimostra che nell’alta finanza italiana si può cadere a peso morto e rialzarsi con la disinvoltura di un gatto che finge di non essersi mai sfracellato.
Figura divisiva per eccellenza, capace di ispirare devozione o reazioni allergiche al solo nome, continua a camminare sul filo sottile tra ammirazione e antipatia.
“Nel grande circo dell’economia, i trapezisti più applauditi sono quelli che hanno rischiato di cadere almeno una volta.” — Luciano De Crescenzo
ALESSANDRO PROFUMO
Ex