Quotidiani -5,7%, periodici -8,4%. Radio +6,3%
Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude il mese di agosto in positivo, a +4,9% (+2,4% senza search e social), portando i primi otto mesi del 2018 in crescita del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2017. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search e sul social, l’andamento nel periodo gennaio-agosto è sostanzialmente stabile a +0,3%. «Pur essendo un mese non particolarmente attrattivo per gli investimenti pubblicitari, la buona crescita di agosto conferma l’andamento già registrato nei mesi precedenti, grazie a un’onda lunga che si è protratta anche durante l’estate», spiega Alberto Dal Sasso, ais managing director di Nielsen. «Il clima non propriamente sereno che prospettavamo in avvicinamento nei mesi scorsi si sta trasformando in una forte turbolenza economica favorita dai cosiddetti venti sovranisti che stanno soffiando in tutta Europa e da una manovra molto sfidante».
Relativamente ai singoli mezzi, la tv cresce ad agosto del 4,4% e chiude il periodo dall’inizio dell’anno a +1,5%. Bene anche la Go Tv, che nei primi otto mesi del 2018 ha visto aumentare gli investimenti pubblicitari del 14%. Una «crescita a doppia cifra per la Go Tv che esprime nel mese di agosto, e più in generale nell’estate, il suo miglior contributo nel comunicare negli ambienti fuori casa nel periodo del loro massimo affollamento», ha commentato il presidente di Fcp-Assogotv Angelo Sajeva. «L’estate infatti valorizza ancor di più le specificità della Go Tv che aumenta la propria audience, in particolare nelle stazioni e negli aeroporti, e che quindi ben si integra e completa i piani di comunicazione sulla tv tradizionale nei mesi della fisiologica diminuzione di ascolti di quest’ultima. Farmaceutici e turismo si confermano i settori top spender del periodo estivo, il primo si è distinto per pianificazioni in continuità in particolare con integratori e prodotti di stagione, il secondo, compagnie aeree, traghetti, località turistiche, tour operator, cavalca la capacità riconosciuta della Go Tv di generare call to action. Nell’estate dei record con oltre 35 milioni di italiani in viaggio e un milione in più di partenze a settembre rispetto al 2017, la Go Tv aumenta il proprio fatturato con una proiezione positiva anche sul mese di settembre confermando un mix merceologico sempre più ricco e variegato in cui spicca il nuovo player sportivo Dazn che ha da subito inserito tutti i canali della Go Tv nella sua corposa campagna di lancio».
Lieve segno negativo per i quotidiani, che nel singolo mese calano dello 0,9%, consolidando il periodo cumulato a -5,7%. Andamento negativo per i periodici, sia ad agosto che nei primi otto mesi, con cali rispettivamente del 3,5% e dell’8,4%.
Dopo la parentesi negativa di luglio (finora unico mese negativo dell’anno), torna a crescere la radio, grazie a un’ottima raccolta: l’importante incremento di agosto (+18,2%) conferma la crescita anche per il periodo cumulato (+6,3%).
Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nei primi otto mesi dell’anno chiude in positivo a +8,3% (+4,3% se si escludono il search e il social).
In crescita il cinema (+20,2%) e il transit (+11,6%), mentre rimane in calo l’outdoor (-11,6%).
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 13 in crescita, con un apporto di circa 122 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti nel periodo gennaio-agosto. Alla buona performance di bevande e alcolici (+7,2%) e automobili (+4%), si contrappone il calo di toiletries (-16,8%), farmaceutici (-0,2%) e telecomunicazioni (-7,7%).
«Se il mercato rimanesse stabile per i restanti quattro mesi, il 2018 si chiuderebbe con una crescita dell’1,5% rispetto all’anno precedente. È una prospettiva plausibile», conclude Dal Sasso. «Aspettiamo di vedere il consolidato di settembre come segno determinante per la fine dell’anno, tenendo in considerazione questo dato come indicativo dell’andamento dell’autunno pubblicitario di questo complicato 2018».
di Marco Livi