L’articolo 570 bis del codice penale riordina la materia: fino a 1032 di multa
L’assegno di mantenimento a moglie e figli è obbligatorio sempre. Entra in vigore oggi l’articolo 570 bis del codice penale, che riordina la materia fugando definitivamente i dubbi provocati da regole e sentenze che, spesso, sono state in contraddizione tra loro. Il coniuge che non adempie l’obbligo, rischia il carcere fino a un anno e una multa di 1032 euro. A riferirlo è Il Messaggero:
“Le pene previste dall’articolo 570 si applicano al coniuge che si sottrae all’obbligo di corresponsione di ogni tipologia di assegno dovuto in caso di scioglimento, di cessazione degli effetti civili o di nullità del matrimonio ovvero vìola gli obblighi di natura economica in materia di separazione dei coniugi e di affidamento condiviso dei figli”, si legge nel testo. In realtà il carcere e le multe erano già contemplate dal codice, ma il decreto interviene su tutti gli argomenti collegati alla cosiddetta “riserva penale” e fa ordine tra le tante sentenze che negli anni si erano stratificate rendendo la materia soggetta a diversa interpretazioni.
Diverse le ipotesi di reato previste:
“Sarà punito, prima di tutto, con la reclusione fino a un anno o con la multa da 103 a 1032 euro chiunque, abbandonando il domicilio domestico, o comunque serbando una condotta contraria all’ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale o alla qualità di coniuge“. La stessa pena rischia, congiuntamente, anche chi “malversa o dilapida i beni del figlio minore o del coniuge” e chi “fa mancare i mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore, ovvero inabili al lavoro, agli ascendenti o al coniuge”
Non viene invece intaccato il principio sancito dalla Cassazione secondo cui l’assegno di mantenimento per il coniuge non è più collegato al vecchio criterio del mantenimento del tenore di vita. Sentenza di cui hanno beneficiato l’ex ministro Vittorio Grilli, nella causa contro l’ex moglie Lisa Lowenstein, e Silvio Berlusconi, nel divorzio con Veronica Lario.
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