Il più antico produttore di armi negli Stati Uniti, Remington, è in bancarotta. La società ha fatto richiesta, in Delaware, della protezione garantita dal Chapter 11 per ristrutturare il suo debito. La domanda è stata presentata da Remington Arms Company e dalla casa madre, Remington Outdoors, che detiene anche altri produttori di armi, come Marlin e Bushmaster: lo scorso mese, i suoi creditori hanno accettato di ridurre di 700 milioni il debito pari a 948 milioni, in cambio di quote societarie. Come le sue rivali, Remington ha visto crollare le vendite, dopo la vittoria di Donald Trump alle presidenziali statunitensi: nel 2017, sono diminuite del 30 per cento rispetto all’anno precedente a 600 milioni di dollari. Remington, fondata nel 1816, fu acquistata nel 2007 per 118 milioni di dollari dal fondo di private equity Cerberus Capital Management, che si fece carico di 252 milioni di debiti. Dopo la strage nella scuola elementare Sandy Hook nel 2012, compiuta con un fucile Bushmaster, Cerberus annunciò la volontà di lasciare il settore delle armi, ma non trovò un acquirente.
La Stampa