In finale erano Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. Palermo è l’attuale città della cultura italiana
Parma sarà la capitale italiana della cultura nel 2020. È stata scelta tra dieci candidate: Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. Palermo è l’attuale città della cultura italiana, nel 2017 era stata Pistoia, l’anno prima Mantova.
L’annuncio è stato dato al termine dei lavori della Giuria di selezione dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini con una cerimonia pubblica nella sede del Mibact a Roma. “Grazie ai sindaci, ai comitati promotori, ai membri della Commissione per la lealtà reciproca, il senso di amicizia, l’atmosfera che ha portato alla decisione” ha detto Stefano Baia Curioni spiegando i progetti che sono stati presentati. “Sono stati messaggi in bottiglia che ci hanno raccontato la capacità delle nostre comunità. Una capacità di forza. Il tratto comune delle città che si sono presentate è la loro voglia e capacità di riscatto. Dalle violenze operate sul territorio, dalla natura, dai procesi esagerati di crescita urbana“.
Un secondo messaggio in bottiglia. “La solidarietà, la capacità di collaborare che ognuna di queste città ha dimostrato di possedere. Tra lingue e culture diverse, tra pubblico e privato“. Terzo messaggio. “Una creatività nella produzione culturale“. L’ultimo messaggio, ha continuato Baia Curioni, è “la capacità di cambiare. Non ideologica ma consapevole, orientata al fare, orientata la futuro“. Punti in comune di Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. I sindaci poi sono stati invitati sul palco. “Eravamo partiti con un po’ di scetticismo, ma è diventato un appuntamento importante. Che ha reso possibile tante cose, soprattutto un percorso di crescita, per la città che vince. Non solo per il milione che viene consegnato ma anche per tutti i progetti che gravitano intorno. La giuria ha scelto all’unanimità”.
La città viene scelta ogni anno da una commissione di sette esperti nominata dallo stesso ministero che, per dodici mesi, ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale. Nata nel 2014 a seguito del “Decreto Cultura” e della proclamazione della città di Matera a capitale europea della cultura 2019, l’iniziativa ha, tra gli obiettivi, quello di “valorizzare i beni culturali e paesaggistici” e di “migliorare i servizi rivolti ai turisti”.
La Repubblica