Il ministro dello Sviluppo Economico boccia la proposta del leader leghista. Il segretario leghista si era detto “assolutamente” favorevole a un’imposta di questo tipo: “Robotizzazione da regolamentare”
L’idea di introdurre una tassa sui robot “è un’operazione suicida”. Ne è convinto il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che ha commentato così le parole di Matteo Salvini, che si era invece detto “assolutamente” favorevole ad un’imposta di questo tipo. “Va benissimo la robotizzazione, ma se ci sono 3 milioni di posti di lavoro a rischio, la robotizzazione la vogliamo governare e regolamentare? il robot deve essere di aiuto allo sforzo umano, non deve essere una sostituzione dell’essere umano”, aveva detto Salvini.
Il ministro è intervenuto oggi insieme al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni per presentare i risultati e le azioni 2018 del piano nazionale ‘Impresa 4.0’. Un piano che secondo quanto affermato da Calenda “sta andando molto bene” con gli investimenti “che sono cresciuti dell’11%, una percentuale molto superiore a quella tedesca”. I 30 miliardi di euro di minori tasse in cinque anni, ha detto, “sono una straordinaria opportunità per portarci in un nuovo rinascimento industriale”. Per il 2018 sono stati stanziati per Industria 4.0 dal governo 9,8 miliardi che si aggiungono ai 20 miliardi dell’anno scorso. “Cominciamo a spostare il focus sulla formazione, è un elemento cardine perché non spiazzi i lavoratori. Introdurremo credito d’imposta sulla formazione. Abbiamo tutti gli elementi per rendere la transizione a saldo positivo”, ha aggiunto.
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