Il processo a Virginia Raggi comincerà al 21 giugno
5 Gennaio 2018
Lo ha disposto il Tribunale Roma accogliendo la richiesta di giudizio immediato avanzata dai difensori della sindaca
Il processo a Virginia Raggi inizierà il 21 giugno. Lo ha disposto il Tribunale Roma accogliendo la richiesta di giudizio immediato avanzata dai difensori della sindaca di Roma che deve rispondere di falso in relazione alla nomina di Renato Marra, fratello dell’ex braccio destro di Raggi Raffaele.
Salta così per Raggi l’udienza gip del 9 gennaio prossimo dove invece verrà deciso il destino processuale di Raffaele Marra anche lui indagato in relazione alla nomina del fratello Renato capo del Dipartimento Turismo del Campidoglio. Raffaele Marra deve rispondere di abuso d’ufficio ed è coinvolto anche in un altro procedimento per corruzione in concorso con il costruttore Sergio Scarpellini in relazione alla compravendita di un appartamento.
La mossa processuale di Virginia Raggi, era arrivata a sei giorni dall’udienza preliminare che avrebbe dovuto decidere sul rinvio a giudizio della prima cittadina, e le ha fatto saltare l’appuntamento in tribunale fissato per il 9 gennaio, scongiurando così ogni valutazione di colpevolezza che il gup avrebbe potuto esprimere in un eventuale decreto di disposizione del giudizio.
In tal modo la sindaca ha ottenuto un indubbio vantaggio politico: scavalla le elezioni del 4 marzo, evitando di presentarsi alla sbarra come imputata, circostanza che avrebbe finito per danneggiare la corsa alla premiership di Luigi Di Maio; può rivendicare di essere stata lei a chiedere il processo, perché convinta della sua innocenza.
Federica Angeli, Repubblica.it
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Il processo a Virginia Raggi inizierà il 21 giugno. Lo ha disposto il Tribunale Roma accogliendo la richiesta di giudizio immediato avanzata dai difensori della sindaca di Roma che deve rispondere di falso in relazione alla nomina di Renato Marra, fratello dell’ex braccio destro di Raggi Raffaele.
Salta così per Raggi l’udienza gip del 9 gennaio prossimo dove invece verrà deciso il destino processuale di Raffaele Marra anche lui indagato in relazione alla nomina del fratello Renato capo del Dipartimento Turismo del Campidoglio. Raffaele Marra deve rispondere di abuso d’ufficio ed è coinvolto anche in un altro procedimento per corruzione in concorso con il costruttore Sergio Scarpellini in relazione alla compravendita di un appartamento.
La mossa processuale di Virginia Raggi, era arrivata a sei giorni dall’udienza preliminare che avrebbe dovuto decidere sul rinvio a giudizio della prima cittadina, e le ha fatto saltare l’appuntamento in tribunale fissato per il 9 gennaio, scongiurando così ogni valutazione di colpevolezza che il gup avrebbe potuto esprimere in un eventuale decreto di disposizione del giudizio.
In tal modo la sindaca ha ottenuto un indubbio vantaggio politico: scavalla le elezioni del 4 marzo, evitando di presentarsi alla sbarra come imputata, circostanza che avrebbe finito per danneggiare la corsa alla premiership di Luigi Di Maio; può rivendicare di essere stata lei a chiedere il processo, perché convinta della sua innocenza.