La denuncia su un episodio avvenuto nel 1985. L’accademico italiano, professore emerito a Stanford e fratello del regista Nanni, replica: “Falso, fu un rapporto consensuale”
Molestie, violenza sessuale e stupro. L’accusa arriva dagli Stati Uniti e investe Franco Moretti, fratello del regista Nanni, professore emerito a Stanford e accademico molto conosciuto in America per i suoi studi di letteratura. Attaccato da una ex studentessa, Kimberly Latta, che, in un post su Facebook pubblicato domenica e ripreso dal giornali Stanford Politics e Stanford Daily, racconta dell’aggressione subita molti anni fa da parte del professore italiano.
Sulla scia del movimento #MeToo, nato dopo lo scandalo Weinstein, e di un altro caso analogo che riguarda sempre l’ambiente accademico di Stanford, sollevato da una alunna contro un altro professore, Latta ha deciso di parlare dopo molti anni di silenzio. E di portare alla luce le violenze subite, che risalgono agli anni 1984-5, quando era specializzanda all’università di Berkeley e Franco Moretti, che in quegli anni insegnava lì, era il suo professore. Episodi ripetuti di stalking, pressioni, fino allo stupro, una sera, nell’appartamento della ragazza, a Oakland.
Una storia raccontata solo ora, col cuore pesante ma pieno di rabbia, riferisce la donna. Simile, purtroppo, a tante altre, emerse in queste ultime settimane, negli ambienti più diversi: non solo Hollywood, con la denuncia di Asia Argento, da noi, ma anche il mondo della politica e delle organizzazioni internazionali.
Repubblica.it