Tra le cause del grande numero di anziani al volante c’è l’invecchiamento della popolazione. Secondo Facile.it (con dati del Ministero per le Infrastrutture e dei trasporti) in realtà gli ultranovantenni con la patente sarebbero ben più di novantamila
Gli anziani alla guida non devono trasformarsi in un rischio e gli strumenti per evitare le tragedie esistono, è il messaggio lanciato dall’Aci il giorno dopo il grave incidente causato da una donna di 87 anni che ha travolto una mamma e i suoi due figli mentre attraversavano le strisce pedonali a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso.
Gli anziani al volante sono sempre di più per effetto dell’invecchiamento della popolazione. Secondo un’analisi di Facile.it, realizzata su dati del Ministero per le Infrastrutture e dei trasporti, in Italia ci sono oltre 60mila patenti valide intestate ad ultra novantenni. In realtà sono anche di più se si considera che, dopo gli 80 anni, la legge impone un rinnovo ogni due anni.
Gli anziani al volante sono sempre di più per effetto dell’invecchiamento della popolazione. Secondo un’analisi di Facile.it, realizzata su dati del Ministero per le Infrastrutture e dei trasporti, in Italia ci sono oltre 60mila patenti valide intestate ad ultra novantenni. In realtà sono anche di più se si considera che, dopo gli 80 anni, la legge impone un rinnovo ogni due anni.
Il record
La regione che, in valori assoluti, ospita il maggior numero di patentati con più di 90 anni d’età è la Lombardia dove sono abilitati a guidare 8.738 automobilisti nati entro il 1927. Al secondo posto c’è l’Emilia Romagna con 7.553, al terzo la Toscana dove circolano 5.834 automobilisti ultra novantenni.
Se si considera il numero dei patentati over 90 sul totale di quelli abilitati alla guida, questa volta è l’Emilia Romagna a svettare in cima alla classifica con lo 0,253%, pari a oltre una volta e mezzo il valore medio nazionale (0, 156%); al secondo posto della classifica così calcolata si trova la Liguria con lo 0,247%, mentre la Toscana si conferma medaglia di bronzo con lo 0,233%.
La regione che, in valori assoluti, ospita il maggior numero di patentati con più di 90 anni d’età è la Lombardia dove sono abilitati a guidare 8.738 automobilisti nati entro il 1927. Al secondo posto c’è l’Emilia Romagna con 7.553, al terzo la Toscana dove circolano 5.834 automobilisti ultra novantenni.
Se si considera il numero dei patentati over 90 sul totale di quelli abilitati alla guida, questa volta è l’Emilia Romagna a svettare in cima alla classifica con lo 0,253%, pari a oltre una volta e mezzo il valore medio nazionale (0, 156%); al secondo posto della classifica così calcolata si trova la Liguria con lo 0,247%, mentre la Toscana si conferma medaglia di bronzo con lo 0,233%.
I geriatri
«L’età non è una controindicazione per guidare – spiega Graziano Onder, geriatra dell’ospedale Agostino Gemelli di Roma – ma si associa alla presenza di malattie legate alla vista, all’udito, alle facoltà cognitive che aumentano i rischi nel mettersi al volante. Purtroppo le leggi possono rivelarsi inutili in questi casi. Aspettare che non venga più concesso il rinnovo della patente a un anziano non evita che nel frattempo la persona continui a guidare e quindi a creare pericolo. È compito delle persone che lo circondano rendersi conto se c’è un peggioramento nell’anziano». Anche secondo l’Aci agire con norme più severe può non essere efficace.
Enrico Pagliari, coordinatore dell’area tecnica dell’Aci: « Se la donna di 87 anni avesse avuto un supporto automatico per la guida di sicuro l’incidente non sarebbe avvenuto o avrebbe avuto conseguenze meno gravi. È questa la linea da seguire se si vogliono davvero evitare incidenti. Se un sordo può sentire con gli strumenti adeguati, anche gli anziani possono guidare, se opportunamente aiutati dalla tecnologia».
«L’età non è una controindicazione per guidare – spiega Graziano Onder, geriatra dell’ospedale Agostino Gemelli di Roma – ma si associa alla presenza di malattie legate alla vista, all’udito, alle facoltà cognitive che aumentano i rischi nel mettersi al volante. Purtroppo le leggi possono rivelarsi inutili in questi casi. Aspettare che non venga più concesso il rinnovo della patente a un anziano non evita che nel frattempo la persona continui a guidare e quindi a creare pericolo. È compito delle persone che lo circondano rendersi conto se c’è un peggioramento nell’anziano». Anche secondo l’Aci agire con norme più severe può non essere efficace.
Enrico Pagliari, coordinatore dell’area tecnica dell’Aci: « Se la donna di 87 anni avesse avuto un supporto automatico per la guida di sicuro l’incidente non sarebbe avvenuto o avrebbe avuto conseguenze meno gravi. È questa la linea da seguire se si vogliono davvero evitare incidenti. Se un sordo può sentire con gli strumenti adeguati, anche gli anziani possono guidare, se opportunamente aiutati dalla tecnologia».
La Stampa