L’istituto ligure prevede di lanciare il 29 settembre il Liability management excersise di scambio di bond subordinati per complessivi 510 milioni nominali. Intesa non ha ancora preso una decisione sullo scambio di bond subordinati Carige in portafoglio in titoli senior, investimento del 2010 non considerato strategico
Banca Carige prevede di lanciare il prossimo 29 settembre l’operazione Lme (Liability management excersise) di scambio di subordinati per complessivi 510 milioni nominali. E’ quanto ha precisato la banca nell’integrazione della relazione illustrativa dell’assemblea di giovedì 28 settembre sull’aumento di capitale richiesta dalla Consob. L’operazione si inserisce, infatti, in un più ampio piano di rafforzamento patrimoniale dell’istituto ligure da circa 1 miliardo di euro che comprende anche un aumento di capitale, da complessivi 560 milioni di euro, di cui 60 milioni riservati ai bondholder e il resto con diritto di opzione per gli azionisti, oltre alla cessione asset di “pronta valorizzazione”.
A tal proposito l’istituto di credito ha rammentato che qualora anche una sola di queste operazioni “non si realizzasse in tutto o in parte, i requisiti patrimoniali della banca potrebbero risultare inferiori a quelli indicati dalla Bce, richiedendo pertanto ulteriori misure di rafforzamento patrimoniale ovvero determinando altri interventi da parte dell’autorità di Vigilanza”. Nel dettaglio, il Lme prevede un’offerta volontaria di scambio di titoli subordinati (Ops) con titoli senior di nuova emissione e un’operazione rivolta a tutti i possessori di subordinati, con la cosiddetta “consent solicitation” che potrebbe rendere l’adesione all’offerta obbligatoria. Per quest’ultima possibilità serve, tuttavia, una maggioranza qualificata per modificare i regolamenti dei subordinati “per consentire la cancellazione degli stessi contro il riconoscimento dei titoli senior quale corrispettivo”. A questo proposito la banca ha precisato che le condizioni e i termini dell’Ops e della consent solicitation nonché le caratteristiche dei titoli senior offerti in scambio saranno definiti dal cda a valle dell’assemblea degli azionisti del 28 settembre.
Si ricorda che l’operazione di Lme prevede un’offerta volontaria di scambio dei titoli subordinati, a fronte di un corrispettivo in strumenti finanziari senior di nuova emissione sotto il programma Emtn della banca, quotato sul mercato regolamentato del Lussemburgo. I titoli senior avranno una denominazione minima di 100.000 euro (e multipli di 1.000 euro) così come previsto dal programma. A seguito dell’ops e/o dello squeeze out, le eventuali spezzature saranno regolate mediante corrispettivo in denaro.
In merito oggi Intesa Sanpaolo ha fatto sapere che convertirà i bond subordinati Carige che ha in portafoglio, investimento effettuato nel 2010 e non considerato strategico, a tempo debito. A margine della Bloomberg European Banking Conference a Milano, l’ad di Ca’ de Sass, Carlo Messina, in merito alla possibilità che Intesa converta questi bond, si è limitato a dire che “ci porremo questo problema quando si determinerà. Per ora lo consideriamo un investimento che va bene così, considerate che è un investimento del 2010, non è un asset strategico degli ultimi anni. Ce lo troviamo in portafoglio e lo gestiremo al meglio”.
La tempistica? Carige ha ipotizzato che l’operazione di Lme si concluda entro i primi 10 giorni di novembre e, in ogni caso, prima del lancio dell’aumento di Capitale. Invece, la vendita dell’immobile di Milano e del ramo relativo al merchant book/acquiring dovrebbe concludersi entro fine anno e le cessioni degli altri immobili, della partecipazione in Creditis, della piattaforma Npl e delle altre partecipazioni di minoranza nel corso del primo semestre 2018. A Piazza Affari al momento il titolo Banca Carige sale dello 0,26% a 0,232 euro e Intesa Sanpaolo dello 0,27% a 2,964 euro.
Milano Finanza