Secondo lʼIstituto di statistica va leggermente meglio rispetto a quanto aveva previsto il governo: nel Def si segnalava un rialzo dello 0,8%
Nel 2016 il Pil italiano è aumentato in termini grezzi dello 0,9% rispetto al 2015. Lo rende noto l’Istat in base alla stima flash, precisando che il dato corretto per gli effetti di calendario segna invece un aumento dell’1,0%. Il dato è leggermente superiore alle stime del governo italiano che, nel Documento programmatico di bilancio di ottobre, aveva previsto un rialzo dello 0,8% dopo lo 0,7% del 2015.
La previsione diffusa dall’Istituto di statistica è in linea con quelle dell’Unione europea. L’Istat sottolinea che, sul fronte della domanda, si registra un contributo positivo della componente nazionale al lordo della scorte, e un apporto negativo della componente estera netta.
Il dato migliore dal 2010 – Se la stima diffusa, provvisoria e basata su dati aggregati, dovesse essere confermata, il dato per la nostra economia è il migliore dal 2010, quando si segnò una crescita dell’1,7%. Secondo le statistiche aggiornate all’autunno 2016, il 2015 si è infatti chiuso con il Pil a +0,7%, il 2014 a +0,1%, il 2013 a -1,7% e il 2012 a -2,8%, il 2011 a +0,6%. Andando indietro negli anni, ecco invece i trend degli anni 2000-2010. Nel 2000 Pil a +3,7%, nel 2001 a +1,8%, nel 2002 a +0,2%, nel 2003 a +0,2%, nel 2004 a +1,6%, nel 2005 a +0,9%, nel 2006 a +2%, nel 2007 a +1,5%, nel 2008 a -1-1%, nel 2009 a -5,5%.
L’economia rallenta nel quarto trimestre 2016 – L’Istat calcola poi che nell’ultimo trimestre del 2016 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell’1,1% nel confronto con il quarto trimestre del 2015: si rileva dunque nel quarto trimestre (tre giornate lavorative in meno del terzo e due in meno del quarto 2015) un lieve rallentamento rispetto al terzo trimestre, che si era chiuso a +0,3%. E allo 0,3% si attesta anche la variazione acquisita del Pil per quest’anno.
TgCom 24