Alle iOS Developer Academy studenti italiani ma anche ragazzi provenienti da Paesi esteri quali Moldavia, Messico, Turchia e Germania. Molti già contattati dalle aziende
Alla iOS Developer Academy, voluta a Napoli da Apple, scatta la fase due. I corsi, attivati presso l’Università Federico II, hanno accolto questa settimana altri 100 studenti, che si vanno dunque ad aggiungere alla prima classe di giovani imprenditori e sviluppatori che hanno iniziato il programma ad ottobre. L’Academy, creata per dare agli studenti una formazione specifica nello sviluppo per iOS (la piattaforma per i device mobili Apple), raccoglie studenti italiani ma anche ragazzi provenienti da Paesi esteri quali Moldavia, Messico, Turchia e Germania. I giovani impegnati a Napoli fanno parte dei mille sviluppatori e imprenditori che parteciperanno al programma presso la prima iOS Developer Academy in Europa nel corso dei prossimi tre anni. Altri quattrocento studenti entreranno all’iOS Developer Academy più avanti nel corso dell’anno.
Del primo periodo di corsi la studentessa Federica Ventriglia dice: «Questi tre mesi all’Academy sono stati molto diversi da quello che mi aspettavo. L’Academy non è solo codice, ma punta a creare una figura professionale completa, pronta ad affrontare il mondo e fare qualcosa di buono». Apple dichiara un «investimento di diversi milioni di euro», che garantiscono la gratuità del corso per gli studenti, un programma progettato da esperti tecnici e ingegneri dell’azienda, l’hardware e il software per l’Academy (viene fornito un iPhone e un Mac per ogni studente).
L’Academy è stata inaugurata nel mese di ottobre 2016 accogliendo i suoi primi cento studenti. Nel loro secondo trimestre, gli studenti lavoreranno come gruppo per sviluppare app più complesse, capire meglio le start-up, e si concentreranno su aree specifiche, come l’app design. Gli insegnanti del corso portano competenze sviluppate in campi ed esperienze eterogenei tra cui la progettazione, business e marketing, oltre alla scrittura di codice. Il layout dell’Academy è stato appositamente progettato da Apple con una particolare attenzione per gli spazi aperti, di lavoro collaborativo, in contrasto con le aule tradizionali.
Chiara Riccardi, studentessa di ingegneria biomedica, che lavorerà per la prima volta con prodotti Apple, spera di utilizzare le competenze acquisite con il corso per aiutare i bambini con dislessia, e dice: «Non vedo l’ora di allineare il lavoro che farò qui all’Academy con il mio campo di studio, utilizzando la tecnologia per aiutare le persone a migliorare le loro condizioni di salute».
Oltre all’accademia, Apple ha investito nell’iOS Foundation Program, un nuovo programma nella regione Campania che riunisce altre sei università: offrono ai propri studenti corsi iOS che durano dalle tre alle quattro settimane. Le prime tre classi di questo programma hanno concluso il corso nel mese di dicembre presso l’Università di Parthenope e l’Università di Suor Orsola Benincasa; il 40 per cento degli studenti provenivano da percorsi di laurea non-tecnici e due terzi erano donne. Oltre trecento altri studenti parteciperanno ai corsi nei prossimi mesi. Molti dei sessanta studenti che hanno concluso il corso base, ha scritto di recente il Corriere del Mezzogiorno, sono già stati contattati da diverse aziende, interessati alle loro professionalità.
Il Corriere della Sera