Nel contesto della Giornata Mondiale dell’Acqua 2024, istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per sensibilizzare sull’importanza vitale dell’acqua, l’Istituto Nazionale di Statistica ha diffuso una serie di dati chiave che mettono in luce la situazione idrica nel nostro Paese. Questi dati forniscono uno spunto di riflessione sull’importanza della gestione sostenibile delle risorse idriche e sulle sfide che l’Italia affronta in questo ambito.
Prelievo di acqua potabile e dispersione
Secondo i dati raccolti nel 2022, l’Italia si posiziona al terzo posto in Europa per il prelievo di acqua potabile pro capite. Ogni giorno, le reti comunali di distribuzione erogano in media 214 litri di acqua potabile per abitante, un dato in calo rispetto al 1999. Tuttavia, preoccupa il fatto che il 42,4% dell’acqua potabile prodotta vada dispersa a causa dell’inefficienza delle reti comunali di distribuzione.
Gestione delle acque reflue e irrigazione
Risulta significativo il dato relativo alla spesa per la protezione dell’ambiente nel 2021, con il 21,8% destinato ai servizi di gestione delle acque reflue. Ciò riflette l’impegno del Paese nella depurazione delle acque reflue urbane: nel 2020, sono stati trattati e resi disponibili per riutilizzo non potabile ben 4,7 miliardi di metri cubi di acque reflue depurate con trattamento avanzato.
Inoltre, nel 2020, il 19,0% della superficie agricola utilizzata in Italia è stata irrigata, sottolineando l’importanza dell’acqua anche nel settore agricolo.
Percezioni e comportamenti legati all’acqua
I dati mostrano anche una certa diffidenza nel consumo di acqua di rubinetto: nel 2023, il 28,8% delle famiglie italiane ha dichiarato di non fidarsi a bere acqua di rubinetto. Tuttavia, incoraggianti sono i risultati relativi all’attenzione al risparmio idrico: quasi il 70% delle persone di 14 anni e più fa attenzione a non sprecare acqua, evidenziando una crescente consapevolezza dell’importanza della gestione responsabile delle risorse idriche.