“Un anno intenso, come tutti gli anni di governo di una regione bellissima ma molto complicata come la Calabria”. A dirlo il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella foto, incontrando i giornalisti nella sede della Giunta a Catanzaro per uno scambio di auguri e per fare un bilancio del 2023. Occhiuto si è detto “molto contento perché abbiamo affrontato tante emergenze, ma mentre affrontavamo le emergenze abbiamo messo mano a riforme che in tanti decenni in Calabria non erano state prodotte. L’anno scorso quella dei rifiuti, dell’idrico, della Protezione civile, quest’anno quella dei Consorzi di bonifica. Abbiamo posto fuori alla liquidazione Sorical e stiamo facendo in modo che Sorical si occupi dei depuratori della Calabria. Siamo a buon punto con il bando per il termovalorizzatore, avendo concluso la manifestazione di interesse. Tutte questioni che riverbereranno i loro effetti quando io non sarò più presidente. Ma io – ha proseguito il governatore – ho l’obbligo di consegnare a chi verrà dopo di me una regione migliore di come è stata consegnata a me, soprattutto l’obbligo di consegnare ai calabresi una regione migliore”. Occhiuto si è poi detto “molto felice anche del nuovo racconto che stiamo facendo nella Calabria. Della Calabria – ha spiegato – si parlava negli anni passati soltanto come di una regione di mafia, di ‘ndrangheta, di problemi; mai emergevano aspetti positivi. Oggi la Calabria ha un accreditamento istituzionale e anche mediatico a livello nazionale che non ha mai avuto, c’è grande attenzione da parte delle istituzioni nazionali ed europee. La presenza di autorità importanti in Calabria nelle ultime settimane lo dimostra e soprattutto – ha proseguito il presidente della Regione – la Calabria va sui media nazionali per buone pratiche, per l’attività che abbiamo svolto con i droni, che è un’attività che ha segnalato la Calabria come una regione modello e che sarà replicata in tutta Italia e anche in Europa l’hanno guardata con grande interesse, va sui media nazionali per l’abbattimento di ecomostri costruiti dalla ’ndrangheta, va sui media nazionali per tante attività del governo regionale che però hanno per obiettivo quello di fare un racconto della Calabria diverso rispetto al passato”.