Il settore della nautica italiana da diporto continua a crescere a doppia cifra e dopo il +34% del valore della produzione nel 2021 prevede di realizzare nel 2022 un aumento del 15-20%. La produzione, che era di 3,6 miliardi, sale così a 4,1-4,3 miliardi di euro circa. Il contributo del settore al Pil nazionale è del 2,9‰. È quanto emerge dal report di Deloitte per Confindustria Nautica “The state of the art of the global yachting market” presentato a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana a Milano, alla presenza di alcuni dei principali operatori del settore e di primari esponenti del mondo finanziario.
“Nel complesso emerge un mercato mondiale in espansione con un’industria nautica che si è lasciata pienamente alle spalle le difficoltà degli anni precedenti. L’Italia è la seconda industria a livello mondiale, le nostre imprese stanno vivendo un momento di forte dinamismo e sono leader mondiali nella produzione dei superyacht” ha commentato Tommaso Nastasi, Senior Partner e Value Creation Service Leader di Deloitte.
“La nautica da diporto italiana si distingue una volta di più come uno dei settori trainanti del Made in Italy – ha dichiarato Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica – fra le economie del mare, l’industria nautica è il comparto che nel 2021 è cresciuto più di tutti gli altri, con il migliore incremento di fatturato di sempre, registrando il record storico di export e un aumento del 10% degli addetti diretti. Il vento in poppa è soffiato anche nel 2022 e continua tuttora, grazie all’exploit delle esportazioni della produzione cantieristica e all’abilità dei nostri imprenditori”.
A livello internazionale, Il settore della nautica da diporto ha registrato un grande fermento imprenditoriale con oltre 300 operazioni di M&A realizzate nel corso degli ultimi 2 anni.