Un parco urbano con un’area giochi attrezzata, campi da basket e pallavolo, zona pic-nic, un ascensore di collegamento panoramico, ma soprattutto dotato di “Nature Based Solution”, ovvero opere finalizzate alla mitigazione degli eventi climatici: rain-garden e bioswale, canali progettati per concentrare e convogliare il deflusso delle acque piovane rimuovendo detriti e inquinamento. E’ questo che caratterizza il nuovo parco urbano Gavoglio, inaugurato stamattina, a Genova.
Un progetto che restituisce alla cittadinanza un’area recuperata: “È una giornata storica per Genova, frutto di un lavoro impegnativo e ambizioso che restituisce a tutti uno spazio urbano rimasto abbandonato per più di 40 anni – ha ricordato il sindaco Marco Bucci (nella foto) – Oltre 16.200 mq trasformati in un grande polmone verde a due passi dal centro. Abbiamo pensato a uno spazio diversificato che potesse soddisfare ogni stile di vita e coinvolgere ogni cittadino, non solo famiglie e bambini, ma anche amanti degli animali e sportivi. L’obiettivo non era infatti recuperare solo il patrimonio storico, ma compiere un’operazione di riqualificazione che potesse portare benefici e nuovi servizi per il quartiere”.Il progetto del parco è nato dalla volontà del Comune di Genova di riappropriarsi gradualmente degli spazi occupati dall’ex Caserma Gavoglio, tramite una procedura di sdemanializzazione, avviata nel 2016, che ha determinato il passaggio delle aree statali dismesse al patrimonio disponibile degli enti locali. La prima fase ha coinvolto attivamente la cittadinanza in un processo partecipato di co-creation, che ha dato avvio ad un progetto di fattibilità condiviso con la popolazione, mirato al recupero del patrimonio storico e alla creazione di nuovi servizi, su un totale di 5 lotti di lavori. Ul progetto è stato cofinanziato da fondi europei UNaLab (Urban Nature Labs) e da fondi del Patto per la Città di Genova. Il Programma Europeo Horizon 2020 di UNaLab ha inoltre considerato il progetto di rigenerazione dell’Ex Caserma come uno dei tre “progetti pilota” e “modelli di intervento” per le “Nature Based Solutions” (NBS), ovvero soluzioni mirate alla gestione, conservazione e funzionalità di ecosistemi naturali, in ambienti antropizzati con elevato grado di complessità ambientale e idrogeologica.